"La politica non si fa in Dad ma in
presenza, in mezzo alla gente ogni santo giorno e non tre mesi
prima delle elezioni, con la presunzione di spiegare la realtà
agli elettori, per poi sparire dai radar per altri cinque anni".
"Questo è il monito per il centrosinistra" secondo l'ex sindaco
di Crema e candidata non eletta del Pd Stefania Bonaldi. "Quando
si vota la democrazia vince - scrive su social l'ex sindaco - a
prescindere dalla distribuzione dei voti, dunque da un lato
dobbiamo accettare l'esito uscito dalle urne, dall'altro
proseguire il nostro servizio alla comunità. Proprio per
difendere questa idea situata della politica, mi impegnerò per
una nuova, vera fase costituente, nel Partito Democratico, a
ogni livello, consapevole che non basterà cambiare segretario e
qualche luogotenente come siamo soliti fare, perché le
responsabilità sono collettive".
"Stare all'opposizione potrà essere una cura salutare, se
useremo il tempo per tornare tra i cittadini, non per lisciare
il pelo agli italiani, ma per riaffermare che senza un contatto
solidale non c'è politica e non c'è progressismo - osserva
Stefania Bonaldi - A Crema il Pd è il primo partito con il
26,7%: grazie, cari concittadini e concittadine, da qui
ripartiamo e torneremo a dare ciò che è nelle nostre corde,
ossia competenza e solidarietà"
"In queste settimane, malgrado non esistesse nessuna reale
possibilità di superare lo scoglio dei numeri, considerata la
mia posizione nel listino - ha concluso Bonaldi -. mi sono spesa
senza riserve in mezzo alla gente, respirando il clima
palesatosi poi col voto: la scelta degli italiani va rispettata
ma io non perdo un grammo della voglia di battermi per un Paese
più giusto, più equo, più solidale".
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