Hanno parlato di un "quadro di
devastazione e degrado umano" che porterà a richieste di
condanne commisurate alla "gravità dei fatti" i pm di Milano
nella requisitoria, ancora in corso, nel processo abbreviato, a
porte chiuse, a carico di Alberto Genovese imputato per due casi
di violenze sessuali, tra Milano e Ibiza nel 2020, su una 18enne
e un'altra modella di 23 anni, entrambi stordite, per l'accusa,
con mix di cocaina e ketamina. Imputata anche l'ex fidanzata
dell'ex imprenditore del web per concorso nella violenza
nell'isola spagnola.
L'aggiunto Letizia Mannella, davanti al gup Chiara Valori, ha
fornito un quadro generale delle vicende e il pm Rosaria
Stagnaro ha affrontato i fatti specifici, parlando in
particolare della mancanza di consenso delle ragazze che hanno
subito abusi mentre erano incoscienti. Il pm Paolo Filippini ora
sta parlando, a quanto si è saputo, per contrastare soprattutto
la tesi difensiva del vizio di mente di Genovese per uso
massiccio di cocaina.
Poi, oggi interverranno anche le parti civili e in
particolare il legale Luigi Liguori, che assiste la vittima
all'epoca 18enne, è pronto a depositare una memoria in cui i
danni calcolati nei confronti della ragazza sono saliti da 1,5
milioni a quasi 2 milioni di euro. "Non può più fare la
modella', aveva già detto in passato, facendo riferimento a
danni fisici e psichici.
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