In Lombardia la siccità prosciuga
anche i fontanili. Lo rende noto la Coldiretti regionale nel
sottolineare che l'abbassamento delle falde acquifere sta
mettendo in crisi la cosiddetta "fascia delle risorgive" dove si
distribuiscono gli oltre 800 fontanili ancora attivi.
In questi giorni - spiega la Coldiretti Lombardia - stanno
arrivando diverse segnalazioni di agricoltori che evidenziano il
prosciugamento dei fontanili a causa della siccità. Una
situazione preoccupante - continua la Coldiretti - perché oltre
a permettere l'irrigazione, i fontanili rappresentano un habitat
rifugio per molte specie.
"Una scena così dalle nostre parti non si era mai vista -
racconta Sergio Vismara, cerealicoltore di Cisliano, nel
Milanese - Normalmente dalla testa di un fontanile esce un
flusso d'acqua di trenta litri al secondo e si forma un
laghetto, adesso non arriviamo nemmeno al litro e c'è solo un
sottile strato di limo. Le falde si sono abbassate troppo, così
è impossibile pescare l'acqua. Questa è una zona ricca di
fontanili che vengono usati per irrigare dove non arriva la rete
del Villoresi. Adesso su questi stessi campi rischiamo di
perdere l'80 per cento del mais seminato".
"A Fontanella, il comune in provincia di Bergamo dove abito e
dove si trova la mia azienda - testimonia l'imprenditrice
agricola Elena Lazzarini - ci sono diversi fontanili, ma la
maggior parte ora sono asciutti. L'acqua per irrigare è sempre
meno e i nostri campi hanno sempre più sete".
Le riserve idriche regionali invasate nei grandi laghi, negli
invasi artificiali e sotto forma di neve sono inferiori di oltre
il 60% rispetto alla media del periodo 2006-2020 secondo
un'analisi Coldiretti sugli ultimi dati Arpa Lombardia.
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