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Avanguardia di parole, la lezione del Futurismo

Avanguardia di parole, la lezione del Futurismo

Alla LeoGalleries di Monza le tele di Depero e di altri maestri

ROMA, 09 maggio 2021, 13:56

Redazione ANSA

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(di Luciano Fioramonti) Non furono soltanto la velocità, il dinamismo e la volontà di cancellare ogni legame con il passato i cardini su cui il Futurismo costruì la sua rivoluzione artistica. Tra le armi più efficaci del movimento fondato da Filippo Tommaso Marinetti ci fu la parola, grimaldello usato per scardinare su più fronti un ordine considerato vecchio e superato e dare quindi sfogo alla creatività che testimoniasse lo spirito del tempo. Le parole in libertà sulla pagina scritta che si allargano e si stringono disegnando forme, linee curve e ritorte, dunque, ma anche la libertà della parola delle provocatorie performance nei teatri che si trasformarono spesso in risse tra il pubblico, e i quadri in cui la parola senza più vincoli di sintassi o punteggiatura diventa protagonista tra l'apparente anarchia dei caratteri tipografici e l'obiettivo di renderla forma d' arte.
    Alle tele di alcuni campioni dell'avanguardia marinettiana è dedicata la mostra 'Futurismo e Parole', che lo spazio LeoGalleries di Monza propone fino al 29 maggio. A giocare la parte del leone tra la quindicina di opere selezionate da Daniela Porta e Grazia Casiraghi con la consulenza di Maurizio Scudiero è Fortunato Depero. Del maestro di Rovereto sono esposte una delle opere dedicata al Caffè Irrera di Messina e due rarissime tavole parolibere a china realizzate a New York nel 1930 che descrivono le montagne russe e il "tunnel dell'amore" nel luna park di Coney Island. 'Natura morta con Lacerba e Picasso' di Roberto Marcello Baldessari è un dipinto del 1917 su collage di parti della rivista portavoce dei futuristi con un richiamo al cubismo del grande maestro spagnolo, a conferma di come l'artista avesse, tra i primi in Italia, 'guardato' a Picasso ed ai suoi papier collé.
    Esplicita la scelta delle due opere di Giulio D'Anna, 'Il merlo', con una bocca a forma di cannone che spara parole, e il capolavoro del 1934 'Comunicazione, pubblicità e progresso', collage di scritte pubblicitarie e tecnologie di aziende italiane. Preziose sono poi le tavole parolibere del 1913 firmate da Marinetti, tratte dal libro 'Le mots et liberté futuristes' e la china su carta 'Futur Alvino' di Mino Delle Site del 1932.

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