Il 12 maggio la Sala Verdi del
Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano riaprirà per la prima
volta le sue porte al pubblico milanese dopo quasi sei mesi di
inattività con un impaginato pianistico eseguito da Francesco
Libetta.
Il concerto fa parte della rassegna "Daccapo II", un titolo
che è di per sé
un manifesto di speranza e cautela, tanto che il Presidente di
La Società
dei Concerti Enrica Mormone ha deciso di comunicare un concerto
a settimana
fino al 9 giugno, pur avendo già tutto il programma definito.
Racconta il Presidente: "Sono tutti artisti a km Zero, in
quanto tutti italiani, così abbiamo deciso sia per sostenere i
nostri artisti così penalizzati dal lockdown sia per evitare
viaggi comunque complessi in questo periodo in cui la massima
cautela è importante. D'altra parte in Italia abbiamo un
patrimonio unico di grandi artisti che è nostro dovere esaltare
con una ripartenza a loro dedicata. Avremo una capienza di 462
spettatori con la sala allestita a file alterne a scacchiera,
non vi sarà obbligo di tampone per il pubblico, ma tutto il
personale di accoglienza e gestione della sala dovrà invece
garantire o tampone o vaccino. La ripartenza
dell'arte - sottolinea Mormone - è necessaria e la massima
cautela altrettanto. Questa la filosofia del nostro ottimismo
condizionato."
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