A quasi un anno esatto dall'inizio
della pandemia, la scuola di formazione per "Architetti della
Politica" PolìMiNa ("Politica Milano-Napoli"), promossa dalla
Fondazione Salvatore in collaborazione con le Università Statale
di Milano, Federico II e Suor Orsola Benincasa di Napoli, ha
chiesto a Romano Prodi di fare il punto sullo stato dell'Unione,
sulle sue prospettive nell'era post-Covid e sulle possibilità
che la Ue ha oggi di resistere alle spinte populiste e
centrifughe.
Le riflessioni dell'ex presidente della Commissione europea
sono in calendario per domani, sabato 27 febbraio 2021 (ore
10.30), e rappresentano il "piatto forte" del secondo
appuntamento dal titolo "Democrazia e futuro dell'Europa: lo
stato delle cose", che si terrà in modalità webinar da Napoli,
della Scuola di formazione politica articolata tra Milano e
Napoli, che si rivolge ai giovani tra i 18 ed i 33 anni per
costruire competenze utili "a ricucire il Paese, oramai spaccato
in due, e di considerare la dimensione europea in cui Nord-Sud
oggi si collocano, in un momento storico di grande fragilità".
Prima di Prodi interverranno i rettori dei tre atenei partner
della Scuola, Elio Franzini, Matteo Lorito e Lucio d'Alessandro,
Anna Loretoni, ordinario di Filosofia politica della Scuola
Superiore Sant'Anna di Pisa, Francesco Profumo, presidente
Fondazione Compagnia di San Paolo, Domènec Ruiz Devesa,
capogruppo di S&D nella Commissione Affari Costituzionali nel
Parlamento europeo, e Michele Valensise, presidente del Centro
italo-tedesco per il dialogo europeo "Villa Vigoni".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA