Ignazio Messina & C. spa si espande
nel porto di Genova e acquisisce il Terminal San Giorgio. La
società - che fa capo per il 51% al gruppo Messina e per il 49%
alla Marinvest della Msc di Aponte - ha raggiunto un'intesa con
la famiglia Gavio per il passaggio del 100% delle quote
societarie di Terminal San Giorgio, che dovrà però passare al
vaglio dell'Autorità di sistema portuale. Terminal San Giorgio
ha in concessione nel porto di Genova, in associazione
temporanea di imprese con la stessa Messina, i ponti Libia e
Canepa, e da sola Ponte Somalia, al centro del dibattito perché
dovrebbe ospitare i depositi chimici di Carmagnani e Superba.
"Le due società confermano che verranno mantenuti e rispettati
gli impegni già assunti da Terminal San Giorgio, non solo nei
confronti di Autorità di Sistema Portuale ma anche e soprattutto
nei confronti dei clienti e dei principali fornitori" sottolinea
una nota della Ignazio Messina Spa che sottolinea: "il processo
di integrazione non inciderà in alcuna modo sugli attuali
livelli occupazionali". Con questa operazione la Messina
"intende sviluppare, in sinergia con le aree in cui già opera
nel porto di Genova, in modo sempre più convinto, la vocazione
di un vero e proprio terminal Multipurpose". Ad acquisire il
terminal San Giorgio (206.000 metri quadrati di aree, 1600 metri
di banchina con 6 ormeggi lo-lo e 3 per navi ro-ro), sarà la
società Ignazio Messina spa, che a Genova gestisce anche il
terminal Imt-Ignazio Messina terminal e che aggiunge quindi un
nuovo tassello nello scalo ligure. Msc, che detiene il 49% della
Ignazio Messina spa (oltre, solo nel porto di Genova, al cento
per cento del terminal Bettolo e il 45% del Terminal Rinfuse con
Spinelli al 55%), formalmente allarga così la sua presenza nello
scalo, ma non dal punto di vista della gestione e delle
decisioni. I patti parasociali sottoscritti all'atto del suo
ingresso nel gruppo Messina, infatti, escludevano l'attività
terminalistica nel porto di Genova dal co-controllo fra i due
azionisti lasciando ai Messina, che hanno il 51%, le decisioni
e le azioni in questo ambito.
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