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Al Ducale di Genova la dimensione artistica di Guido Rossa, uomo

Al Ducale di Genova la dimensione artistica di Guido Rossa, uomo

Bizzarri, in una immagine un'epoca, lo fa solo un grande artista

GENOVA, 14 gennaio 2022, 14:08

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La mostra 'Anche in una piccola cosa' aperta oggi nella Sala Liguria di Palazzo Ducale a Genova (14 gennaio - 20 febbraio 2022) rimette la storia sulle tracce di un sindacalista della Fiom che lavorava all'Italsider di Genova e che il 24 gennaio 1979 venne ucciso dalle Brigate rosse. Quel sindacalista era Guido Rossa, lo stesso Guido Rossa autore delle foto di 'Anche in una piccola cosa'. E' la voce registrata di Rossa che racconta le immagini, foto che sono "testimonianza, e denuncia per alcuni aspetti - dice oggi la figlia di Rossa, Sabina che ha inaugurato l'esposizione - e mi riferisco a quelle del Nepal. Ci sono più volti che paesaggi perché mio padre ha voluto raccontare la grande piaga sociale delle metropoli dell'India, la fame. E il centro storico di allora, una denuncia di degrado e speculazione edilizia". E quella foto, che accoglie i visitatori della mostra "che ritrae il viso di uno dei portatori della spedizione del '63 sul Langtang-Lirung: il momento in cui i portatori si sono seduti e si sono rifiutati di andare avanti. E' molto bello quel viso".
    Occhi che ti guardano e ti forano la coscienza, che uno come Rossa non poteva non fissare per sempre sulla pellicola. E ci sono anche "I bambini che giocano alla guerra - la foto preferita dal presidente della Fondazione Palazzo Ducale Luca Bizzarri -: c'è tutto in quell'immagine': l'infanzia e l'infanzia negata, il gioco della guerra e la guerra per gioco con quella bambina con la bambola che li guarda e non capisce cosa ci trovano di così divertente. Riassume un'epoca, e solo un grande artista come Rossa lo poteva fare". Sta qui, la rivelazione di questa mostra e la indica Bizzarri: "Non conoscevo così bene 'l'uomo' Guido Rossa. In un certo senso il terrorismo era riuscito a farci dimenticare che dietro la vittima c'era un uomo che aveva fatto molte cose prima di diventare vittima. Questa mostra ci restituisce l'uomo e questo è il suo grande valore".
   

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