Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Parco giochi annuncia green pass e viene coperto di insulti

Parco giochi annuncia green pass e viene coperto di insulti

Nell'Imperiese. Titolare, insultati anche clienti solidali

TAGGIA, 04 agosto 2021, 19:38

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Morite", Vergogna" e "Fallirete tutti": sono alcuni degli oltre 200 messaggi di odio che nelle ultime scorse hanno investito la pagina social di un parco giochi al coperto di Taggia (Imperia), "La Fabbrica di Pillow", dopo un post in cui si annunciava che dal 6 agosto sarebbe stato necessario esibire il green pass per entrare. "Un annuncio che abbiamo pubblicato a titolo informativo - commenta la titolare Federica Longordo - e da allora è partita una raffica di insulti e minacce, provenienti soprattutto da profili falsi creati a regola d'arte. Nel giro di un pomeriggio, ieri, ne ho cancellati oltre duecento e sono stata costretta a limitare i commenti".
    "Fascisti", "Nazisti", "Anticostituzionali", sono altri commenti molto ricorrenti. "Ci siamo limitati a bloccare i commenti e a segnalare queste persone o a bloccarle, ma abbiamo saputo che esistono dei gruppi Facebook ai quali vengono dati i nostri profili, con il compito di attaccarli. Hanno anche pesantemente insultato i nostri clienti, che ci sostenevano". Senza contare i messaggi privati. Conclude Longordo: "Siamo chiusi da diciotto mesi, dobbiamo lavorare. Non abbiamo fatto altro che attenerci alla normativa imposta, non capiamo il perché di tutto questo odio".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza