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Edilizia: dopo 2020 di resistenza il 2021 segna la ripresa

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Edilizia: dopo 2020 di resistenza il 2021 segna la ripresa

Delle Piane: Il settore inverte il segno. Salgono investimenti

GENOVA, 28 luglio 2021, 15:24

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un 2020 di resistenza e un 2021 di crescita. Il settore delle costruzioni a Genova e in Liguria nel 2021 rialza la testa. La previsione dell'Ance, elaborata sui dati di Prometeia parla di una crescita dell'8,6% degli investimenti in costruzioni nella regione. "Nonostante la crisi generale il settore delle costruzioni è riuscito a reggere l'impatto dell'emergenza e finalmente nel 2021 inverte il segno negativo - dice Filippo Delle Piane, presidente di Ance, l'associazione dei costruttori edili di Genova e vicepresidente di Ance nazionale -. La crisi Covid ha sommato altri due anni a un decennio di crisi costante iniziata nel 2008: nel 2020 c'è stata una flessione ulteriore degli investimenti nel settore edile del 10,8%, ma altri hanno sfiorato il -70% mentre noi abbiamo potuto continuare a svolgere la nostra attività".
    Nel 2020 in Liguria è diminuito di 134 unità il numero di imprese attive rispetto al 2019: da 3.622 a 3.488 e a Genova è sceso di 61 unità (-3,70%). Sul fronte del lavoro il numero di ore lavorate è sceso del 3,86% rispetto al 2019 ed è aumentato del 506% il numero di ore di cassa integrazione richieste in Liguria, del 388% a Genova. Per gli investimenti pubblici il 2020 è stato comunque un anno positivo, visto che i Comuni liguri hanno effettuato il 26,8% in più di investimenti infrastrutturali e a Genova il settore dei lavori pubblici ha proseguito la crescita, così come si è ripreso (+12,2%) il mercato immobiliare residenziale. "Il 2021 ha segnato un rimbalzo che ha tutte le caratteristiche del rimbalzo vero - aggiunge Delle Piane -, ma dobbiamo fare attenzione. In Liguria rispetto alle altre regioni abbiamo in più il tema dei collegamenti che ci zavorra - elenca Delle Piane - ma ci sono altri punti che riguardano tutta Italia cioè il caro materiali, che rischia di far sforare ogni business plan e il bonus del 110%, strumento con potenzialità enormi, che non può concludersi a giugno 2022, ma deve essere prorogato almeno fino al 31 dicembre 2023".
   

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