Prorogare fino a metà luglio i
conferimenti di Roma nella discarica di Albano è stato
"inevitabile". Lo ha affermato il sindaco Roberto Gualtieri
durante la riunione a tema della Città Metropolitana di Roma.
"Tutti sappiamo che questa ordinanza non è certo la soluzione di
un problema ma la conseguenza di un problema. Nessuno è stato
felice di prolungarla", ha aggiunto.
"Negli ultimi 5 anni è mancata la programmazione di nuovi
impianti e non sono stati individuati siti. Questo è il dato da
cui partire per superarlo insieme", ha esortato il sindaco. Che
poi ha spiegato: "Noi abbiamo prorogato per sei mesi l'uso
dell'invaso di Albano sapendo che ci troviamo a misurarci con
un'eredità difficile". Gualtieri ha quindi sottolineato che la
scelta è derivata da "atti i vari soggetti" che avrebbero
portato al rischio dell'"interruzione del pubblico servizio dal
1 gennaio". L'ordinanza, firmata, "al fine di evitare paventati
blocchi agli impianti Tmb, fissa però dei paletti fondamentali",
evidenzia il sindaco. "Mettere Roma nelle condizioni di
risolvere le sue questioni sul suo territorio", con un "sistema
autosufficiente e coerente con l'economia circolare". Questo
l'obiettivo esplicitato dal sindaco.
Il Consiglio della Città metropolitana di Roma ha poi
approvato a maggioranza un odg che impegna il sindaco Roberto
Gualtieri a "richiedere alla Regione Lazio la tempistica e le
modalità per la chiusura" della discarica di Albano, "escludendo
in via definitiva l'apertura di un ottavo invaso all'esaurimento
del settimo". Nel testo di maggioranza si evidenzia anche la
necessità di "ricostruire i fenomeni di contaminazione a carico
delle matrici ambientali" e successivamente di provvedere alla
"messa in sicurezza e bonifica del sito".
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