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Artista in vendita di Stefano Napoli ai Solisti del Teatro

Artista in vendita di Stefano Napoli ai Solisti del Teatro

da Mita Medici a Sandra Milo, rassegna sino al 4 settembre

ROMA, 02 agosto 2021, 16:45

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Paolo Petroni Uno spettacolo dalle immagini forti, estetiche e carnali, come sempre nei lavori di Stefano Napoli, qui meno misteriose e intimamente poetiche e più illustrative di altre volte, anche perché ''Life for sale'' (Vita in vendita), nato come performance provocatoria in un museo, il Macro di Roma, è stata ora proposta all'aperto, nel giardino dell'Accademia Filarmonica Romana, primo appuntamento di agosto della rassegna ''I solisti del teatro''. Napoli mette in scena, spinge sul palcoscenico la figura dell'artista (un sofferto Filippo Metz), di un artista soggiogato e come prigioniero della sua dolorosa necessità creativa e, assieme, preso al laccio da chi vive alle sue spalle e specula sul suo lavoro (un severo e ironico Luigi Paolo Pantano). E' così schiacciato dalle opere che deve produrre di continuo in una sorta di di sfida, di corrida con se stesso e col mondo che alla fine ha la meglio, lo sfrutta, lo usa, lo adopera e quando lo ha spremuto lo mette all'asta, vende l'uomo, non più l'opera al miglior offerente, schiavo creativo che può dar lustro a ville e salotti. L'artista divenuto oggetto come oggi si vendono le persone all'asta dei like sul web, ognuno se stesso tra selfie e tentativo di essere influencer. Ma a questo mondo reificante, alla fine, l'artista, la cui libertà per definizione è solo retorica, riesce a lanciare comunque il suo sberleffo dall'alto di un traliccio dove è come scappato, messosi in salvo forse in un sogno, sostenuto dalla musica pressante del meraviglioso violino di H.E.R.
   

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