Una mattonella da apporre ai portoni
dei condomini dove sono stati nascosti e salvati dai
rastrellamenti gli ebrei, ma anche i partigiani e i perseguitati
politici braccati dai nazifascisti. Un civico giusto con un
QRcode in grado di raccontare, scansionandolo con un device, la
storia "buona" che si è consumata fra quelle mura. Il "Civico
Giusto" è stato presentato stamattina a Viale Giotto 24 dove
Bruno Fantera - Giusto fra le Nazioni ricordato a Yad Vashem,
rifugiò e mise in salvo un'intera famiglia di ebrei romani fino
al giorno della Liberazione. Parte dunque da Roma - ma mira a
diffondersi in tutta Italia e all'estero - il progetto di Roma
Bpa - Mamma Roma e i suoi Figli Migliori e che sarà portato
avanti in collaborazione con la neonata Rete di scuole:
"Memorie. Roma: una città mille storie", il Museo storico della
Liberazione, l'Archivio Centrale di Stato, l'Istituto Centrale
per i Beni Sonori e Audiovisivi (Icbsa) e Dipartimenti
universitari. Dalla maestria dell'artista artigiano Dante Mortet
invece la creazione del Civico Giusto: l'opera, dalle dimensioni
di un consueto numero civico, rappresenta un carrubo, simbolo di
fertilità e solidarietà posto all'interno di una casa stilizzata
e albero principe del Viale dei Giusti in Israele.
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