(ANSA) - ROMA, 30 GIU - "Per far parte del team Usa alla
Ryder Cup, che tu sia tra i migliori sei giocatori che si
qualificano di diritto, o una scelta del capitano, devi essere
un membro della Pga of America e raccogliere punti attraverso i
circuiti idonei". Così Zach Johnson, capitano degli Stati Uniti
alla Ryder Cup 2023 di Roma, ha voluto mandare un messaggio a
coloro - da Dustin Johnson a Brooks Koepka, da Bryson DeChambeau
a Patrick Reed - che hanno scelto la Superlega araba.
"Sono consapevole del fatto che la mia decisione potrebbe
incidere sul mio futuro in Ryder Cup, ma questa è la scelta
giusta per me e la mia famiglia", il parere di Reed che, da oggi
a sabato negli Usa, sarà tra i protagonisti del Portland
Invitational, secondo evento della LIV Golf. Sulla stessa
lunghezza d'onda anche diversi giocatori europei. Da Sergio
Garcia a Lee Westwood, tra i possibili futuri candidati capitani
di Ryder Cup, si sono detti "consapevoli" delle sanzioni in cui
potrebbero incorrere per essersi uniti alla LIV Golf.
Westwood tiene a sottolineare che "il criterio per giocare
una Ryder Cup, per i golfisti del Vecchio Continente, è quello
di essere un membro del DP World Tour e disputare un certo
numero di eventi. Quindi mi chiedo: perché ora questi criteri
dovrebbero essere cambiati? Serve trasparenza". (ANSA).