(ANSA) - ROMA, 22 MAG - Il PGA Championship perde il
protagonista più atteso: Tiger Woods. A Tulsa, in Oklahoma, dopo
un terzo round caratterizzato da freddo, pioggia e vento, il
californiano s'è ritirato dal secondo Major maschile che, al
termine del "moving day", vede in testa, a sorpresa, il cileno
Guillermo "Mito" Pereira, con uno score di 201 (68 64 69, -9)
colpi. "Sono dolorante, e questo è un dato di fatto. Continuerò
a lavorare e vedremo come andrà", le uniche dichiarazioni di
Woods al termine del suo giro chiuso in 79 (+9) colpi, il suo
punteggio più alto in 79 round da lui giocati al PGA
Championship.
Quindici mesi dopo il grave incidente d'auto a Los Angeles
che ne ha messo a rischio la sua carriera e provocato
un'operazione alla gamba destra, con tibia e perone frantumate e
viti e perni applicati nella caviglia e al piede, nonostante gli
ammirevoli sforzi, Woods non è ancora al meglio. Anzi,
nonostante l'ottimismo mostrato alla vigilia del PGA
Championship ("Posso vincere"), 'The Big Cat' in campo s'è
mostrato claudicante. "Per quanto stia lavorando giorno dopo
giorno, il suo corpo non collabora", ha spiegato il caddie, Joe
La Cava. "Ha provato dolore, disagio. E le difficili condizioni
metereologiche non lo hanno aiutato. Non ci sono aggiornamenti
sul suo futuro, la realtà oggi è che Tiger non è al meglio", il
parere del suo agente, Mark Steinberg. Un nuovo stop, con Woods
che continuerà a pensare giorno dopo giorno con l'obiettivo di
giocare esclusivamente i grandi tornei. Il prossimo, lo US Open,
è in programma dal 16 al 19 giugno a Brookline (Massachussetts).
E a tre settimane dal via, la presenza di Tiger appare incerta,
ma anche il futuro torna ad essere un punto interrogativo.
Nonostante nove operazioni, il divorzio, l'arresto - e nel mezzo
tante imprese - Woods non ha mai mollato. E continuerà a
provarci, nonostante i dolori e i suoi 46 anni.
Sul percorso del Southern Hills CC (par 70), lì dove 15 anni
fa Woods ha conquistato il suo quarto e ultimo titolo al PGA
Championship, a guidare la classifica c'è Pereira che, negli
Usa, insegue la storia. Il 27enne di Santiago, che vanta tre
colpi di vantaggio sull'inglese Matthew Fitzpatrick e
sull'americano Will Zalatoris (in testa a metà gara), entrambi
secondi con 204 (-6), è il primo giocatore dal 1991 (John Daly)
a guidare il PGA Championship al debutto. Con Pereira che punta
a diventare il primo "rookie" a vincere un Major dai tempi di
Keegan Bradley (PGA Championship nel 2011). Con zero
affermazioni sul PGA Tour in 27 presenze, Pereira vanta tre
successi in carriera sul Korn Ferry Tour, il secondo circuito
statunitense maschile.
E' il torneo delle sorprese, con i big tagliati fuori dalla
corsa al titolo e Francesco Molinari, unico azzurro in gara,
lontanissimo. Il torinese, con uno score di 217 (70 72 75, +7) è
60/o al pari, tra gli altri, di Collin Morikawa (numero 3
mondiale). Ancora più indietro lo spagnolo Jon Rahm (secondo nel
world ranking), 65/o con 218 (+8). E tra i campioni più attesi,
Justin Thomas è l'unico che stanzia nella top 10 del PGA
Championship, settimo con 208 (-2). Passo falso pure per Rory
McIlroy (in testa dopo il primo round, quinto a metà gara), con
il nordirlandese solo 17/o con 210 (par). Con la classifica,
dopo il nuovo stop di Woods, finita però in secondo piano.
(ANSA).