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Sungjae Im vince a Las Vegas, Molinari è 67/o

PGA Tour: lo Shriners Open va al sudcoreano, che firma l'impresa

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 11 OTT - Lo Shriners Children's Open va a Sungjae Im che, a Las Vegas, con una rimonta nel round finale (dov'è risalito dalla sesta posizione) chiuso con una prova bogey free e un parziale di 62 (-9) su un totale di 260 (63 65 70 62, -24) colpi, festeggia il secondo titolo in carriera sul PGA Tour in 100 apparizioni. In Nevada 67/a piazza con 280 (70 64 75 71, -4) per Francesco Molinari, unico azzurro in gara, che ha pagato a caro prezzo un terzo giro al di sotto delle attese.
    Sul percorso del TPC Summerlin (par 71), il sudcoreano Im ha superato la concorrenza dell'americano Matthew Wolff, runner up con 264 (-20) per il secondo anno consecutivo. Terzo posto (265, -19) ex aequo per l'australiano Marc Leishman, il naturalizzato slovacco Rory Sabbatini (medaglia d'argento ai Giochi di Tokyo) e lo statunitense Adam Schenk (da solo in testa al termine del "moving day"). Undicesimo posto con 268 (-16) per lo scozzese Martin Laird, campione nel 2020. Tra i big sfuma la Top 10 per il sudafricano Louis Oosthuizen. Numero 8 al mondo, s'è classificato 14/o con 269 (-15) al pari, tra gli altri, di Sam Burns (leader della FedEx Cup e vincitore, la scorsa settimana, del Sanderson Farms). Stesso score di Chicco Molinari per l'americano Brooks Koepka e il giapponese Hideki Matsuyama.
    A Las Vegas la festa è tutta per Im che realizza nove birdie, eguaglia Ryan Moore (2012) e Webb Simpson (2013) per quel che riguarda lo score più basso del torneo, passa dalla 29/a alla 21/a posizione nel world ranking e incassa 1.260.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 7.000.000. Per il giocatore di Jeju Island (miglior rookie del PGA Tour 2018-2019), professionista dal 2015, si tratta della seconda affermazione sul circuito dopo quella firmata nel marzo 2020 all'Honda Classic. E se la prima gioia è arrivata alla 50esima presenza, la seconda giunge alla 100esima apparizione. All'età di 23 anni, 6 mesi e 10 giorni è il secondo più giovane vincitore dello Shriners Children's Open dopo Tiger Woods che, nel 1996 (aveva 20 anni, 9 mesi e 6 giorni), riuscì a far meglio. Successo meritato per il sudcoreano (secondo nel 2020 al The Masters) che nel primo, secondo e quarto giro s'è dimostrato un rullo compressore realizzando birdie a ripetizione, senza bogey. Solo nel "moving day" ha sporcato il suo ruolino di marcia con quattro bogey prima della grande reazione nel quarto e decisivo round. (ANSA).
   

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