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Sulle case green gli albergatori europei contro l'Eurocamera

Il 31 agosto riprende il negoziato a Bruxelles

Redazione ANSA BRUXELLES

(ANSA) - BRUXELLES, 22 AGO - No alle scadenze e alle classi energetiche proposte dall'Europarlamento sull'efficienza energetica degli edifici, sì ai compromessi raggiunti al Consiglio Ue.
    E' il succo della posizione espressa da Hotrec, l'associazione europea che rappresenta gli interessi di Hotel, ristoranti e bar, in un documento pubblicato in vista della ripresa dei negoziati sulla nuova direttiva sulle 'case green' in programma il 31 agosto.
    Hotrec considera equilibrata la proposta del Consiglio sui nuovi edifici a emissioni zero a partire dal 2030 (l'Europarlamento chiede il 2028) e l'obiettivo della Commissione europea di raggiungere per gli edifici non residenziali almeno la classe energetica F entro il 2027 e la classe E entro il 2030. Il Pe vorrebbe più ambizione, classi E e D, nello stesso lasso di tempo. Hotrec inoltre chiede l'esenzione per le Pmi dall'obbligo di installare colonnine di ricarica elettrica per autoveicoli, come chiesto dagli eurodeputati.
    Presentata alla fine del 2021 dalla Commissione europea, la revisione della direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici ha sollevato opposizione anche tra le associazioni imprenditoriali in Italia, soprattutto nella fase di dibattito nell'Europarlamento. Un primo incontro negoziale tra le istituzioni Ue si è tenuto il 6 giugno. A quanto apprende ANSA da fonti vicine al dossier, la presidenza svedese non considerava il tema una priorità. Il 31 agosto si terrà un secondo incontro, il primo sotto presidenza spagnola. Nel suo programma Madrid ha indicato la volontà di "continuare a promuovere" le proposte legislative su ambiente e clima. (ANSA).
   

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