BRUXELLES, È "fondamentale disporre di regole credibili che garantiscano la sostenibilità del debito pubblico in tutta l'Ue e una crescita sostenibile". Lo ha detto sulla riforma del Patto di stabilità il vice presidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis intervenendo all'apertura della settimana parlamentare europea 2023. "Vogliamo che tutti gli Stati membri abbiano posizioni fiscali sostenibili, utilizzando una combinazione tra misure di aggiustamenti fiscali, riforme e investimenti".
"Il nostro obiettivo è che tutti gli Stati membri raggiungano posizioni fiscali sostenibili, combinando aggiustamenti fiscali, riforme e investimenti, a seconda delle circostanze". Lo ha detto il vice presidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis in merito alla riforma del Patto di stabilità.
"Siamo favorevoli a lasciare agli Stati membri un maggiore margine di manovra per determinare le proprie politiche fiscali e la giusta combinazione di politiche per ridurre il debito - ha aggiunto -. Ciò dovrebbe migliorare la titolarità e quindi la conformità. Tuttavia, questo margine di manovra deve essere accompagnato da un'applicazione più rigorosa in caso di non conformità".
"Negli ultimi tre mesi abbiamo avuto una serie di discussioni costruttive all'interno degli Stati membri, nell'Ecofin e nell'Eurogruppo: sono già emerse tre aree di convergenza intorno alla nostra proposta" sulla riforma del Patto di Stabilità e crescita Ue. Lo ha detto il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni intervenendo alla settimana europea del Parlamento. "La prima riguarda la combinazione di un aggiustamento fiscale più graduale con riforme e investimenti per garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche", ha spiegato Gentiloni.
"La seconda riguarda le specificità per Paese, con piani strutturali di bilancio preparati da ciascuno Stato membro al centro del quadro di riferimento e percorsi di aggiustamento calibrati in base alle sfide fiscali di ciascuno Stato membro", ha aggiunto il commissario. "La terza riguarda la prospettiva di medio termine, in modo che, una volta approvati i piani dalla Commissione e dall'Eurogruppo, i piani di aggiustamento possano essere applicati a tutti gli Stati membri".
"Altri elementi dell'orientamento richiedono ulteriori discussioni e riflessioni, non ultimo il ruolo della Commissione e l'importanza di garantire un processo multilaterale all'interno di un forte quadro comune dell'Ue, perché questa titolarità specifica per Paese non può essere tradotta in una sorta di regole fiscali 'à la carte' che ogni singolo Paese usa".
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