BRUXELLES, 27 APR - Una variante di Xylella fastidiosa appartenente alla sottospecie multiplex, come quella rilevata in Toscana nel 2018, non danneggia gli olivi. È quanto emerge dai risultati delle ricerche discusse oggi nell'ambito della conferenza finale del progetto XF-ACTORS. Il progetto è il primo finanziato dall'Ue interamente dedicato al batterio vegetale, e include ricercatori di tutto il mondo con capofila l'Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Cnr di Bari.
Se ci sono buone notizie per gli olivicoltori toscani, non è lo stesso per quelli pugliesi. Gli studi presentati hanno confermato infatti che il ceppo di Xylella fastidiosa responsabile del disseccamento degli olivi in Puglia è particolarmente aggressivo.
La sottospecie pauca presente in Puglia "è la più pericolosa" tra quelle rilevate in Europa, ha detto l'esperto brasiliano Helvecio Della Coletta-Filho. Da dati di laboratorio è emerso che la variante pugliese, denominata De Donno, risulta più efficace di altre nell'intasare i vasi che portano la linfa grezza dalle radici alle foglie, causando il disseccamento degli ulivi infetti.
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