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Otto atenei italiani ricevono 507 milioni per ricerca innovativa

Italia quarta per nazionalità ricercatori, ottava per i centri

Redazione ANSA

BRUXELLES - Dalle minacce dei virus emergenti ai chip ispirati alle reti neurali. Sono fra i temi dei progetti innovativi presentati dai 209 ricercatori, di cui 45 donne, che si sono aggiudicati i 507 milioni complessivi assegnati dal Consiglio europeo della ricerca (Erc). I fondi degli Advanced Grants sono destinati ai ricercatori che sono già avanti nella carriera e che presentano progetti innovativi.

L'Italia è ottava per numero di progetti che condotti in altrettante sue università, dopo Gran Bretagna (51) e Germania (40) e Francia (22). È quarta per nazionalità dei ricercatori (17), dopo Germania (53), Regno Unito (32) e Francia (21).

Tra le otto università italiane che ospiteranno i ricercatori vincitori del finanziamento ci sono la Bocconi a Milano, quelle di Torino, Modena e Reggio Emilia, Firenze, Chieti e Pescara, la Statale di Milano e lo European University Institute di Fiesole (Firenze), dove è una ricercatrice straniera a condurre i suoi studi nel nostro Paese: è Sule Alan, docente turca di economia che fino al 2019 lavorava nell'università britannica dell'Essex.

"Grazie a quest'ultimo bando del programma Horizon 2020, più di 200 ricercatori potranno seguire il loro istinto scientifico. Il grande aumento delle domande ha portato ad una competizione molto dura, che ha visto emergere solo l'8% dei candidati", ha commentato il presidente dell'Erc, Jean-Pierre Bourguignon.

I nuovi progetti di ricerca porteranno alla creazione di circa 1.900 posti di lavoro per post-dottorati, dottorati e altri membri dello staff. I ricercatori selezionati dovranno condurre il loro progetto nelle università e centri di 14 Paesi membri dell'Unione Europea, più quelli associati, dove Regno Unito (51), Germania (40), Francia (22) e Olanda (17) ospiteranno il numero maggiore. Complessivamente hanno partecipato al bando 2.678 ricercatori di 25 nazionalità, di cui il 22% donne. Il 23% delle proposte selezionate è stato presentato da ricercatrici.

L'Università Bocconi di Milano ha ottenuto quasi 4 milioni di euro complessivi per due studi, il primo su come vengono prese le decisioni da imprenditori e manager, il secondo sulla burocrazia e i valori democratici. Si tratta di due Erc (European Research Council) Grant, i finanziamenti europei di maggiore prestigio del Consiglio europeo delle ricerche, che vanno ad Alfonso Gambardella, professore ordinario e direttore del dipartimento di management e tecnologia, e ad Anthony Bertelli, professore ordinario del dipartimento di scienze sociali e politiche.

Lo studio di Gambardella ha come fine ultimo verificare, su una scala senza precedenti negli studi di management e raramente raggiunta in quelli di economia e scienze sociali, se gli imprenditori e i manager che adottano un approccio scientifico prendano decisioni più efficaci e ottengano risultati migliori. Il progetto di Bertelli analizza il legame tra le strutture di governance delle moderne democrazie (le burocrazie) e i valori democratici degli amministratori non eletti, che si trovano spesso a prendere decisioni discrezionali. L'ipotesi fondamentale è che le strutture di governance rinforzino i valori dei governi eletti, di cui sono al servizio, plasmando le convinzioni dei burocrati riguardo quei valori.

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"Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. L'autore è il solo responsabile di questa pubblicazione e la Commissione declina ogni responsabilità sull'uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa contenute."

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