Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Reddito cittadinanza illecito, 44 denunciati in campi nomadi

Reddito cittadinanza illecito, 44 denunciati in campi nomadi

L'indagine della Guardia di Finanza a Bologna

BOLOGNA, 29 giugno 2022, 13:48

Redazione ANSA

ANSACheck

Arrivavano a percepire fino a 1.200 euro al mese di reddito di cittadinanza, ma non ne avevano diritto. Per ottenerlo, qualcuno non aveva comunicato correttamente i redditi percepiti o la composizione del nucleo familiare, altri avevano tenuto nascosto il possesso di auto di grossa cilindrata. Sono 44 le persone, tutte residenti nei principali campi nomadi di Bologna, denunciate dalla Guardia di Finanza per i reati di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Gli indagati abitano in gran parte negli accampamenti di via Erbosa, via Persicetana e via Dozza, a Bologna, oltre che in quello di via Tomba Forella a San Lazzaro di Savena. Rischiano la pena della reclusione da due a sei anni e sono stati segnalati alla Direzione Provinciale dell'Inps per l'immediata revoca dell'erogazione del beneficio. I finanzieri hanno inoltre attivato la procedura per il recupero delle somme erogate che, allo stato attuale dei conteggi, ammontano complessivamente a circa 850 mila euro.

L'indagine è partita dalla scoperta, nei mesi scorsi, di una cittadina di origini romene che percepiva il beneficio sebbene fosse agli arresti domiciliari, insieme ad un altro membro della sua famiglia. Dopo quella vicenda, i controlli sono stati estesi ad altri 87 nuclei familiari residenti all'interno dei quattro campi nomadi e hanno portato a smascherare altre irregolarità in almeno 44 casi. Lo stratagemma era sempre lo stesso: nelle autocertificazioni per ottenere il reddito di cittadinanza, venivano omessi dati essenziali, fondamentali per l'esatto calcolo dell'Isee.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza