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Giuseppe Albanese al Regio di Parma danza con la tastiera

Giuseppe Albanese al Regio di Parma danza con la tastiera

Il 3 febbraio con brani trascritti per pianoforte

PARMA, 01 febbraio 2022, 15:55

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un invito alla danza sulla tastiera.
    Giuseppe Albanese è protagonista il 3 febbraio alle 20.30 al Teatro Regio di Parma per la stagione concertistica della Società dei Concerti e Casa della Musica, di un recital pianistico attraverso capolavori per il balletto tra Francia, Germania e Russia nelle trascrizioni per pianoforte realizzate dai pianisti e compositori tra '800 e '900. In programma Invito alla danza di Weber nella trascrizione di Carl Tausig; il Valzer da Coppélia di Delibes nella trascrizione di Ernst von Dohnányi; la Suite da Lo schiaccianoci di Ciajkovskij nella trascrizione di Mikhail Pletnëv; Prélude à l'Après-midi d'un faune di Debussy nella trascrizione di Leonard Borwick; la Suite da L'uccello di fuoco di Stravinskij nella trascrizione di Guido Agosti e La Valse di Ravel. Brani che l'artista ha racchiuso anche in una recente registrazione per la Deutsche Grammophon.
    Nate per soddisfare un'esigenza pratica, quella di riprodurre musica per orchestra in spazi e con mezzi ridotti, le trascrizioni pianistiche diventano dalla metà dell'Ottocento in poi un vero e proprio genere, banco di prova per i virtuosi della tastiera e occasione per esplorare tutte le risorse timbriche, le potenzialità tecniche dello strumento, sfociando in vere e proprie riletture delle composizioni originarie.
    Esempio forse più celebre, le nove Sinfonie di Beethoven trascritte da Franz Liszt.
    "Le trascrizioni per strumento solo di pezzi orchestrali - spiega lo storico della musica Giuseppe Martini - sono nate non potendo disporre di un'orchestra e di un mezzo per riprodurne il suono, ma il guadagno pratico è compensato dalla perdita di dinamiche e timbri. Il mestiere del trascrittore si è così divaricato fra scopi pratici (trasposizioni di partiture operistiche o sinfoniche) e il diritto creativo (offrire un punto di vista critico su un testo)". Vincitore del Premio Venezia nel 1997 e del Vendome Prize nel 2003, Giuseppe Albanese è tra i pianisti più richiesti della sua generazione.
   

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