Patrick Zaki è libero. È stato
scarcerato da un commissariato di Mansura in Egitto. Appena
uscito ha abbracciato la madre.
"Aspettavamo di vedere quell'abbraccio da 22 mesi e
quell'abbraccio arriva dall'Italia, da tutte le persone, tutti i
gruppi e gli enti locali, l'università, i parlamentari che hanno
fatto sì che quell'abbraccio arrivasse". Così all'ANSA Riccardo
Noury, portavoce di Amnesty International Italia commenta la
notizia del rilascio di Zaki. "Un abbraccio - dice Noury -
soprattutto ai mezzi di informazione che hanno tenuto alta
l'attenzione per questi 22 mesi. Ora che abbiamo visto
quell'abbraccio aspettiamo che questa libertà non sia
provvisoria ma sia permanente. E con questo auspicio arriveremo
al primo febbraio, udienza prossima".
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