Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cassani, sono uomo da strada e non da scrivania

Cassani, sono uomo da strada e non da scrivania

'Mio amore per lo sport sono le pedalate di Colbrelli a Roubaix'

BOLOGNA, 11 ottobre 2021, 20:06

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Io sono un uomo da strada e non da scrivania, è questa essenzialmente la ragione per cui io non posso e non voglio andare contro me stesso, non posso ignorare quello che sono e soprattutto quello che non so fare. Ecco perché, pur avendo apprezzato moltissimo l'offerta interessante che mi è stata fatta, chiudo un libro per aprirne un altro che è soltanto la sua continuazione". Così l'ormai ex ct della Nazionale di ciclismo, Davide Cassani, spiega su Facebook perché ha rinunciato a ricoprire un nuovo incarico in Federazione.
    L'ex ciclista romagnolo lo fa con un'immagine che, "anche solo ricordarla, mi fa tremare i polsi e palpitare forte il cuore": sono le pedalate di Sonny Colbrelli nella vittoriosa Parigi-Roubaix. "È in quel fango che copre completamente Sonny che io ritrovo tutti i motivi del mio sconfinato amore per il ciclismo. Io ero lì con Colbrelli, pedalavo con lui, stavo facendo a metà di tutto; fango e sudore, speranza e fatica...
    Ecco, questo è quello che amo e quello che so fare: stare con i ragazzi, essere con loro, sempre, soprattutto quando faticano, quando pedalano - scrive Cassani -. Alla foratura di Gianni Moscon e alla sua caduta ho sofferto come se mi avessero dato un calcio in bocca anzi no, peggio, allo stomaco. Voglio tornare, anzi restare sulle strade con i miei ragazzi condividere con loro amarezze e delusioni, gioie e soddisfazioni. Non so cosa farò, dipenderà da quello che sarò capace di inventarmi. Di sogni ne ho ancora tanti e di certo non lascerò il ciclismo", aggiunge l'ex ct.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza