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Ragazza scomparsa: arrestato in Francia un cugino

SAMAN

Ragazza scomparsa: arrestato in Francia un cugino

Parla il padre, 'Saman è viva, l'ho sentita l'altro ieri'

BOLOGNA, 30 maggio 2021, 10:15

di Leonardo Nesti

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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BOLOGNA, 30 MAG - I carabinieri lo avevano individuato da giorni e, con un mandato internazionale, lo hanno arrestato in Francia, mentre cercava di raggiungere la Spagna, probabilmente per rifugiarsi da un parente. Secondo l'ipotesi della procura Ikram Ijaz, cugino di Saman Abbas, la ragazza pachistana di Novellara scomparsa dopo aver rifiutato un matrimonio combinato con la famiglia, è direttamente coinvolto nella sua sparizione. Anzi, nel suo omicidio, perché è per questo reato che è aperto un fascicolo che riguarda anche un altro cugino (attualmente irreperibile), i genitori e lo zio che, invece, sono tornati in Pakistan. Sono già state avviate le pratiche per l'estradizione, ma nei prossimi giorni, forse già domani, gli inquirenti potrebbero andare a Nimes per interrogarlo e provare a fare chiarezza sul caso della 18enne della quale non si hanno più notizie dalla fine di aprile.

Chi ha parlato, intanto, è stato il padre di Saman, Shabbar Abbas, operaio di un'impresa agricola del paese. E' stato raggiunto telefonicamente dal 'Resto del Carlino' di Reggio Emilia, dopo la sua improvvisa partenza per il Pakistan, quella che la procura ritiene una vera e propria fuga. "Mia figlia Saman è viva, l'ho sentita l'altro ieri. E' in Belgio e sta bene. Il 10 giugno torno in Italia e spiego tutto ai carabinieri", ha detto. Ma chi indaga sul caso non gli crede. L'uomo, del resto, è stato parecchio evasivo anche sui dettagli della presunta partenza per il Belgio della figlia, dove già si era rifugiata l'anno scorso, prima di trovare accoglienza in una comunità protetta del Bolognese. Ha negato che la figlia abbia un cellulare con sé e dice di averla sentita attraverso Instagram. Poi non ha saputo indicare chi, in Belgio, la ospiti: non un parente, forse un non meglio precisato amico che abita a Bruxelles. "Anche lei ha visto le notizie che la riguardano - ha proseguito il padre - le ho detto di tornare in Italia per spiegare tutto". Ma da parte sua non è arrivato un segnale, un messaggio o un post sui social che dia credito a questa tesi.

Chi, invece, potrebbe spiegare tutto è il cugino arrestato, che è stato riconosciuto nel video con gli attrezzi da scavo e un sacco nei pressi della cascina dove abitava e lavorava la famiglia Abbas. I carabinieri hanno scoperto che si trovava in Francia: con la collaborazione del servizio di cooperazione internazionale della polizia criminale (Scip), il giovane è stato individuato e bloccato a Nimes, nel sud della Francia, il 21 maggio, su un autobus di linea partito da Parigi e diretto a Barcellona. Non essendo in regola con i documenti di soggiorno, è stato trattenuto in un centro di identificazione.

Nel frattempo le indagini hanno stretto il cerchio anche su di lui ed è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere perché ritenuto responsabile, in concorso, dell'omicidio e dell'occultamento del cadavere della ragazza. Nel frattempo i carabinieri, con la collaborazione dei vigili del fuoco, stanno setacciando il terreno dell'azienda agricola di Novellara perché pensano che Saman sia stata uccisa e sepolta poco lontano da casa. Un'altra giornata di ricerche, tuttavia, non ha dato esito: sono stati infatti ispezionati i campi e le serre dell'azienda che produce principalmente cocomeri, sono stati scandagliati i canali di irrigazione che sono stati svuotati grazie alla collaborazione dell'autorità di bonifica. Le ricerche proseguiranno anche nei prossimi giorni, quando saranno impiegati anche i cani.

Nei confronti del padre, della madre e dello zio di Saman, che sono saliti su un volo per il Pakistan ormai quasi un mese fa, è stata aperta la procedura per una rogatoria internazionale, anche perché quello di rientrare in Italia il 10 giugno per spiegare la situazione è un impegno al quale si tende a dare scarso credito.

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