A Venezia riapre alla cittadinanza
e ai turisti il "Museo della Follia" nell'isola di san Servolo,
antica sede dell'ospedale psichiatrico della città lagunare, ora
sede espositiva e con un grande parco naturale, gestita dalla
Città Metropolitana.
Due le visite programmate, una alle ore 14,00 e una alle
15,15, collegate al motoscafo della linea '20' che la collega
con l'imbarcadero di San Zaccaria. Il biglietto intero costa 6
euro, quello ridotto 4,5 per gli over 65 e i residenti in Città
Metropolitana, che possono anche accedere gratis al Museo ogni
primo venerdì del mese; accesso gratis anche ai ragazzi fino a
14 anni accompagnati. La prenotazione è obbligatoria nei fine
settimana.
Con numerosi reperti appartenuti all'ospedale psichiatrico,
il Museo racconta una storia singolare e a tratti curiosa di
quando la follia era reclusa e incompresa. Il percorso di visita
comprende la bellissima chiesa del '700 chiamata dai veneziani
"Chiesa dei due Campanili" con dipinti di Jacopo Marieschi, e
l'antica farmacia attiva in isola dal 1716 con i Padri
Ospedalieri di San Giovanni di Dio, meglio conosciuti come
Fatebenefratelli, esperti farmacisti e medici.
"Possiamo finalmente riaprire l'isola di San Servolo ai
visitatori - afferma Andrea Berro, amministratore unico
dell'ente gestore -. Riaprire le porte di San Servolo al
pubblico significa, infatti, contribuire al risveglio attivo e
propositivo della Città di Venezia: museo e parco saranno aperti
in attesa di procedere dal primo luglio anche con l'attività
congressuale".
Dal primo giugno sarà aperta ai visitatori anche una
caffetteria, anch'essa recentemente rivisitata con soluzioni di
design. In ottemperanza a quanto previsto per il contenimento
della pandemia e gestione dell'emergenza Covid-19, i visitatori
devono indossare le mascherine e seguire le indicazioni del
personale, e sottoporsi alla misurazione della temperatura. Ogni
ambiente e i servizi igienici sono periodicamente sanificati.
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