I numeri della valle di Comano
sono facilmente elencabili: 5 milioni di alberi, 12 mila ettari
di bosco e 5 mila di pascolo, 2 patrimoni Unesco - le Dolomiti
di Brenta ed il Sito palafitticolo di Fiavè. La valle è un
angolo di Trentino riconosciuto dall'Unesco come Riserva della
Biosfera, in quanto ambiente ricco di biodiversità e di storia,
dove le risorse naturali sono gestite collettivamente da secoli
e che ha saputo mantenere un forte legame con la terra e i suoi
prodotti.
Il turismo di queste zone è slow, si appaga dell'armonica
alternanza di piane e declivi, sceglie lunghe camminate o
tuttalpiù le biciclette a pedalata assistita per affrontare le
repentine salite a borghi storici o castelli. Così, ad esempio,
Balbido si presenta al visitatore con 40 murales dipinti sulle
pareti delle case, Rango, tra i borghi più belli d'Italia, si
contraddistingue per gli scorci poetici e le ringhiere di
pannocchie che seccano al sole. Andando lungo i campi si
scoprono filari della noce del Bleggio, un tempo snobbata in
favore delle più grandi noci californiane e ora recuperate da
giovani virtuosi agricoltori ricompensati dal presidio Slow
Food.
D'inalterato prestigio rimangono le storiche terme che dalla
Fonte Antica si sono sviluppate in un parco termale. L'acqua
bicarbonato calcio magnesiaca che sgorga dalle profondità delle
Dolomiti di Brenta con una temperatura costante di 27°C, è unica
in Italia.
La particolarità di Comano, con la centenaria esperienza
nella terapia termale e i suoi studi scientifici, è legata alla
cura naturale della pelle, in particolare psoriasi e dermatite
atopica dei bambini, ma anche alle terapie inalatorie di cui
usufruiscono tutte le fasce d'età (www.comanodolomiti.it)
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