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Pirandello e Sciascia raccontati dalle foto di Pitrone

Fino al 31 ottobre nella sale di Villa Genuardi ad Agrigento

Redazione ANSA PALERMO

PALERMO - "Pirandello e Sciascia figli della stessa terra". Il rapporto di filiazione intellettuale tra il premio Nobel e il "maestro" di Regalpetra rappresenta il filo conduttore non solo delle due giornate di studi in programma il 3 e 4 settembre ad Agrigento ma anche di una mostra del fotografo Angelo Pitrone nelle sale di Villa Genuardi, sede della Soprintendenza, che resterà aperta fino al 31 ottobre.

La mostra fotografica a cura di Stefano Milioto, presidente del Centro Nazionale di Studi Pirandelliani, è una rilettura di luoghi iconici dei due autori attraverso l'obiettivo di Angelo Pitrone. In mostra, insieme a una dozzina di foto di Pirandello e famiglia provenienti dagli archivi della Soprintendenza, anche una trentina di scatti realizzati da Pitrone nei luoghi pirandelliani delle campagne del Caos e a Porto Empedocle; scorci di Racalmuto, cittadina che cento anni fa, l'8 gennaio 1921, diede i natali a Sciascia e infine una dozzina di intensi ritratti del "maestro di Regalpetra" realizzati da Pitrone negli anni Ottanta, alla Noce, la casa di villeggiatura dove hanno preso vita molte pagine dello scrittore politico "più influente e scomodo della seconda metà del Novecento".

"Era impossibile - spiega il Soprintendente di Agrigento Michele Benfari, promotore dell'iniziativa - non evocare ed omaggiare nella loro Agrigento, il rapporto fra questi due grandi maestri del pensiero del Novecento, "figli della stessa terra" come dice il titolo del convegno e della mostra. Lo sfondo, come un secolo fa, è ancora quello dell'ex Hotel des Temples, luogo amatissimo dal circuito di intellettuali ed aristocratici di tutta Europa che, già dai tempi del Grand Tour, venivano fino a Girgenti per svernare a sud, godendo del clima mite e della bellezza della Valle dei Templi".

La mostra fotografica sarà visitabile dal lunedì al venerdì, solo di pomeriggio: 15.30 - 18.30. Ingresso libero (ultimo ingresso ore 18). Accesso solo con green pass o certificazione di un test Covid19 nelle ultime 48 ore.

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