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A Camerino, in mostra le opere rinate dopo il sisma

"Rinascimento marchigiano". 20 esposte in chiesa S. Maria Grazie

Redazione ANSA CAMERINO

(ANSA) - CAMERINO, 30 OTT - Brilla l'arte nell'autunno di Camerino (Macerata) dove è stata inaugurata stamani nella chiesa di Santa Maria delle Grazie la mostra "Rinascimento marchigiano.
    Opere d'arte restaurate dai luoghi del sisma" a cura di Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi, frutto della convenzione siglata da Anci Marche e Pio Sodalizio dei Piceni nel 2017, con il contributo della Regione Marche. In collaborazione con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche, è stato individuato per il recupero e il restauro, un nucleo di opere marchigiane di proprietà di 17 differenti enti pubblici ed ecclesiastici delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.
    In esposizione ce ne sono 20 provenienti da tutte le Marche: da Arquata del Tronto a Fiordimonte, da Ascoli Piceno a Mogliano, i cui restauri sono stati importanti anche per approfondimenti di tipo scientifico. La mostra resterà aperta fino al 9 gennaio, dal venerdì alla domenica e festivi (ore 10-13 e 15-18).
    Gli interventi di restauro sono stati eseguiti da tecnici marchigiani, in collaborazione con le Università di Camerino e di Urbino e la direzione scientifica della Soprintendenza che, mediante innovative analisi diagnostiche, hanno valutato lo stato di conservazione di ciascuna opera. Questi interventi non soltanto hanno consentito di porre rimedio ai danni subiti dalle opere, ma hanno permesso di effettuare nuove attribuzioni e acquisire nuove conoscenze sulla tecnica pittorica e sui materiali usati dagli artisti, accrescendo le conoscenze che si avevano su questo patrimonio e aprendo la strada a nuovi studi.
    "Si tratta di un viaggio nella religiosità marchigiana - ha spiegato Pierluigi Moriconi della Soprintendenza dei Beni architettonici delle Marche e curatore dell'esposizione - attraverso un affascinante percorso stilistico e iconografico, mi preme sottolineare come la volontà di questa mostra sia ancora più profonda: rendere fruibili in maniera permanente le opere restaurate".
    "Con questa esposizione che abbiamo fortemente voluto noi della Sovrintendenza - ha aggiunto Moriconi - riconsegniamo le opere restaurate, a distanza di cinque anni dal sisma, ai Comuni e agli enti ecclesiastici, ridando loro la collocazione originaria per quanto possibile". "L'arte è ancora protagonista nella nostra città perché, come abbiamo sempre sostenuto, accanto alla ricostruzione fisica va incentivata quella sociale e, indubbiamente, proposte culturali di questo tipo sono un incentivo a vivere i nostri territori e a visitarli", ha detto invece il sindaco Sandro Sborgia.
    Sono intervenuti al taglio del nastro oltre al sindaco e al curatore della mostra, Giovanna Sartori, assessore alla cultura del Comune di Camerino; Anna Menghi, consigliere regionale; Paola Camera, direzione generale del Ministero della cultura; Marcello Bedeschi, segretario generale Anci Marche e Marco Armoni, progettista della mostra. (ANSA).
   

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