Statue del carro trionfale di
cartapesta, da due anni fermo nella ''fabbrica'' del rione
Piccianello a causa della pandemia, divise di generali e
cavalieri della cavalcata del 2 luglio, finimenti dei muli, foto
d'epoca, immagini, filmati e altre curiosità sulla festa in
onore della Patrona di Matera, Maria Santissima della Bruna.
Sono alcune delle attrazioni della mostra ''Gli autori dei carri
trionfali della Madonna della Bruna'' organizzata
dall'Associazione ''Maria Santissima della Bruna'' e allestita
nella Città dei Sassi fino al 20 settembre al Museo archeologico
"Domenico Ridola''.
L'iniziativa, che sta incontrando l'interesse dei visitatori
e turisti per il doppio tuffo nel passato sulle tradizioni e
sulla storia di Matera, ha avuto il merito di aver coinvolto
tanti cittadini, pronti a tirar fuori dai cassetti, laboratori,
manufatti del passato che hanno segnato l'evoluzione del
''giorno più lungo" dei materani. E così alle produzioni delle
famiglie più note, protagoniste nella realizzazione del carro,
dai D'Antona ai Pentasuglia, dagli Epifania ai Nicoletti fino ai
più recenti Mario Daddiego, Andrea Sansone e al giovane
Eustachio Santochirico, si affiancano le produzioni in miniatura
realizzate da appassionati con diverse tecniche e materiali. Non
mancano le curiosità come le foto del carro realizzato da
Michelangelo Pentasuglia per il 150/o anniversario dell'Unità
d'Italia o i finimenti per la bardatura dei muli degli anni
Cinquanta, finiti in Puglia, e poi riportati a Matera.
Ad accogliere i visitatori è ovviamente la Madonna della
Bruna, su una maxi-foto in bianco e nero degli anni Sessanta,
che dà appuntamento all'edizione 2022 della festa. Quella, si
augurano materani e turisti, del ritorno al passato, per strade
e piazze della Città dei Sassi, con processioni, luminarie,
cavalieri in costume, fuochi d'artificio, l'assalto e lo
"strappo" finale del carro trionfale.
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