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Il giardino viennese che ispirò Gustav Klimt

Nel mondo

Il giardino viennese che ispirò Gustav Klimt

Il maestro del Secessionismo austriaco sedotto da rose e gatti

VIENNA, 17 marzo 2021, 18:27

di Ida Bini

ANSACheck

Il giardino viennese che ispirò Gustav Klimt - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il giardino viennese che ispirò Gustav Klimt - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giardino viennese che ispirò Gustav Klimt - RIPRODUZIONE RISERVATA

VIENNA - E' il pittore austriaco più famoso e un'icona del Secessionismo di Vienna: Gustav Klimt, nato nel 1862 a Baumgarten, un tempo sobborgo della capitale austriaca, è passato alla storia per il suo inconfondibile stile Liberty e per la sua avversione alla pittura accademica. Se nella sua professione sviluppò una continua ricerca di trasfigurazione della realtà manifestata in un florilegio di arti plastiche, design e architettura, nella vita privata l'artista austriaco cercò spesso la semplicità. Lo dimostra la scelta del suo ultimo atelier viennese, una piccola casetta a Feldmühlgasse, nel tredicesimo distretto; qui nel 1911 venne ispirato dal grande giardino fiorito della casa, un luogo di pace ricoperto di rose selvatiche e frequentato da una famiglia di gatti, animali che Klimt adorava. L'artista vi rimase affascinato e anno dopo anno fece sistemare e ripulire il giardino che con orgoglio mostrava agli amici che lo venivano a trovare per ammirare gli ultimi lavori.

"Era un piacere venirci in mezzo a fiori e vecchi alberi», scrisse il pittore e pupillo Egon Schiele descrivendo il luogo prediletto da Klimt. In questo luogo, che il pittore dipinse nel quadro Il giardino delle rose del 1912, lavorò a più di 50 dipinti, da Adele Bloch-Bauer II a Friederike Beer, da La sposa a Adamo ed Eva, e creò alcune delle sue opere più importanti fino alla scomparsa. Morì improvvisamente nel 1918 e fu proprio Egon Schiele a chiedere che "la casa insieme al giardino e all'arredamento" fossero acquistati e conservati così com'erano. In realtà i nuovi proprietari fecero edificare una villa, inserendo l'atelier del maestro secessionista nella nuova costruzione.

Durante il nazismo la villa e il giardino con le rose di Klimt vennero abbandonate, ma, grazie a una recente iniziativa popolare, lo Stato austriaco ha restaurato l'edificio, che oggi è un museo dedicato all'artista, e ripiantato il giardino, fedele all'originale con le rose damascene, conosciute come le "rose Klimt", e con i germogli di due piante madri innestate su rose selvatiche. 

Per informazioni sulle visite all'atelier e al giardino: klimtvilla.at.

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