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Da Regione Umbria Piano eradicazione Peste suina africana

Da Regione Umbria Piano eradicazione Peste suina africana

Approvato dalla Giunta su proposta assessore Coletto

PERUGIA, 14 luglio 2022, 13:48

Redazione ANSA

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La Giunta regionale ha approvato il Piano degli interventi urgenti per la gestione, il controllo e l'eradicazione della Peste suina africana negli animali d'allevamento e per i cinghiali per gli anni 2022-2026. Lo ha fatto su proposta dell'assessore alla Salute, Luca Coletto.

"La Peste Suina Africana - ha ricordato Coletto attraverso una nota della Regione - è una malattia virale che, a livello internazionale, è riconosciuta come la minaccia più rilevante per l'intero settore suinicolo ed è presente sin dal 1978 in Sardegna e dal 2022 nel nord e centro Italia. Con la legge 'n.29 del 7.4.2022' le Regioni e le Province autonome sono state chiamate ad adottare un Piano regionale di interventi urgenti con l'obiettivo generale di ridurre il rischio di introduzione dell'infezione e migliorare la gestione del cinghiale nel territorio di competenza ed eventualmente facilitare l'applicazione delle misure previste in caso di emergenza da Psa". L'assessore ha sottolineato che il Piano è articolato in cinque ambiti principali di attività: sorveglianza passiva nelle popolazioni di cinghiali, sorveglianza passiva negli allevamenti di suini, controllo numerico della popolazione di cinghiali, verifica dei livelli di applicazione delle misure di biosicurezza e campagna di formazione ed informazione degli stakeholders. Inoltre è stato attivato un numero unico regionale per agevolare e supportare le segnalazioni di ritrovamento delle carcasse di cinghiale alle Aziende sanitarie competenti per territorio, è stato formalizzato un Gruppo di lavoro regionale per la peste suina africana e istituito il Tavolo interassessorile con rappresentanti del Servizio foreste, montagna, sistemi naturalistici e faunistica venatoria, del Servizio Energia, Ambiente e Rifiuti, dell'Izsum (Cerep e Osservatorio epidemiologico) e delle Aziende Usl, con il mandato di dare seguito alle iniziative già prese a livello nazionale di coordinamento delle attività di gestione della fauna selvatica ed in particolare del cinghiale.

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