(ANSA) - ROMA - Sulla siccità che sta mettendo in difficoltà anche il settore agricolo "credo sia necessario un percorso di avvicinamento, scandito nel tempo in modo intelligente, all'obbligo assicurativo" . La richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza e di calamità "debbano viaggiare insieme". Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli in audizione alle Commissioni riunite Agricoltura e Senato. Oggi pomeriggio, ha annunciato, "ho convocato una riunione col Mite e con la Protezione civile per fare il punto della situazione rispetto all'agricoltura".
Mentre le Regioni stanno provvedendo alla richiesta dello stato di emergenza, ritengo che stato di emergenza e calamità debbano viaggiare insieme, ha precisato il ministro Patuanelli, "perché da un lato c'è necessità di garantire che l'attività della Protezione civile possa esplicarsi in modo coordinato in tutte le Regioni anche per l'abbeveraggio del bestiame per quanto riguarda l'agricoltura. In più c'è la possibilità di intervenire per la razionalizzazione degli usi idrici, ma già le Regioni e le Autorità di bacino possono farlo. Lo stato di calamità invece ci consente di superare i limiti della 102, cioè della norma che consente di intervenire soltanto in deroga sui danni assicurabili".
"Al momento - ha aggiunto - preoccupano il mondo agricolo soprattutto le colture di mais e soia, ed è in forte sofferenza il riso. Un po' meno preoccupazioni per il grano tenero e duro che anzi ha maggiori possibilità di stoccaggio per la stagione autunno/inverno per l'assenza di umidità.
In generale - ha concluso - il Sistema Paese non ha brillato sul tema per infrastrutture e per le competenze ripartire in tre ministeri, quello Infrastrutture e Trasporti, il Mite, e in parte il Mipaaf. E ciò non agevola il coordinamento degli interventi per una tenuta del sistema idrico nazionale anche in un momento di siccità". (ANSA).