In occasione di Sana 2021,
FederBio ha firmato il Manifesto slow food per il vino buono
pulito e giusto, il decalogo che fornisce le linee guida per una
produzione vitivinicola improntata al rispetto del territorio,
degli eco-sistemi e dei diritti di tutti gli attori della
filiera. Si consolida così la partnership tra FederBio, Slow
Food e BolognaFiere avviata nel 2020 e finalizzata "a
incrementare le sinergie per promuovere un nuovo modello
agricolo e alimentare, la conservazione del paesaggio e delle
risorse della natura e mettere in luce le ricadute anche sociali
che genera un sistema basato sulla produzione di cibo buono,
pulito e giusto".
FederBio si unisce in questo modo alla Slow Wine Coalition,
la rete mondiale che coinvolge gli operatori del settore che
puntano a una produzione basata su processi sostenibili in grado
di favorire la tutela del paesaggio e una sempre maggiore
crescita sociale e culturale dei modelli agricoli. La sigla del
Manifesto, spiega una nota, sancisce il ruolo centrale della
produzione vitivinicola biologica nel percorso di transizione
agroecologica. Dai dati presentati da Sinab a Sana emerge,
infatti, che la superficie viticola bio italiana è cresciuta
negli ultimi dieci anni di oltre il 124%.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA