"Già dall'inizio del primo lockdown - sottolinea il Consorzio Tutela del Gavi - si è assistito ad un vero e proprio movimento di 'resilienza creativa' che ha impresso una svolta ai processi di comunicazione e promozione del mondo del vino italiano e internazionale. Ci si è affidati ai social media, alle chat, agli shop on line, alla realtà virtuale, utilizzando un linguaggio nuovo, più semplice e diretto - come è nella natura di alcuni social - e a volte ironico e divertente, come contrappunto al contesto drammatico in cui si operava. Si sono ritrovati i valori della collettività e del fare rete per contrastare la crisi sanitaria, sociale ed economica".
La mappatura è stata condotta dal Laboratorio Gavi in collaborazione con lo IULM Wine Institute (IWI) di Milano, l'Unione Italiana Vini, Federdoc, Il Corriere Vinicolo e Wine News, in risposta alle candidature provenienti da tutta Italia.
Fanno parte della short list in lizza per il Premio Gavi la Buona Italia 12 cantine - Banfi (Toscana), Roeno (Veneto), Tollo (Abruzzo), Balbiano (Piemonte), Pellegrino (Sicilia), Frescobaldi (Toscana). Maeli e Montelvini (Veneto) Mondodelvino (Piemonte), Ricci Curbastro (Lombardia), Togni e Umani Ronchi (Marche) - e 8 Consorzi di Tutela DOC Prosecco, Freisa di Chieri e dei vini della Collina Torinese, Vini Lugana DOC, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, Valcalepio, Vini DOC delle Venezie, Vini Montefalco, Colli Bolognesi.
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