- "In Europa è consentita la pesca
di milioni di esemplari di squalo ogni anno, a cui vengono
tagliate le pinne per poi rigettarli in mare, abbandonati ad una
lunga agonia che li conduce alla morte. Per la crudeltà del
prelievo e per la insostenibilità della pratica del finning,
+Europa è al fianco del Partito Animalista Italiano e delle
associazioni che hanno promosso la ICE Stop Finning - Stop the
trade (Stop all'asportazione e al commercio delle pinne di
squalo) per una modifica del Regolamento n. 65/2013 del
Parlamento Europeo affinché vengano posti limiti concreti al
prelievo ed al commercio delle pinne di squalo all'interno dei
confini UE". E' quanto si legge in un comunicato di +Europa.
"Vietare la vendita delle sole pinne - proseguono Bruno
Gambardella e Manuela Zambrano della Direzione nazionale di Più
Europa - renderebbe antiecomomica la pesca e la
commercializzazione degli interi squali. È necessario e urgente
fermare una pratica barbara e violenta che costringe ad una
morte atroce animali innocui che sono all'apice della catena
alimentare e sono necessari per l'equilibrio degli ecosistemi
marini", concludono i due esponenti di Più Europa.
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