Il blocco delle spedizioni dai porti del Mar Nero rischia peraltro di alimentare l'interesse sul mercato delle materie prime agricole della speculazione, che si sposta dai mercati finanziari ai prodotti agricoli, dove le quotazioni dipendono sempre meno dall'andamento reale della domanda e dell'offerta e sempre più dai movimenti finanziari e dalle strategie di mercato. Una situazione, denuncia la Coldiretti, che nei paesi ricchi genera inflazione e mancanza di alcuni prodotti ma in quelli poveri allarga l'area dell'indigenza alimentare.
Un'emergenza mondiale che riguarda direttamente l'Italia, Paese deficitario ed importa il 64% del proprio fabbisogno di grano per la produzione di pane e biscotti e il 53% del mais di cui ha bisogno per l'alimentazione del bestiame, secondo l'analisi della Coldiretti.
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