Lo fa sapere Italmopa, l'Associazione Industriali Mugnai d'Italia, in occasione dell'Assemblea annuale, segnalando un andamento diverso per i comparti della macinazione di frumento tenero e del tenero. Il comparto della macinazione del frumento tenero registra, infatti, un calo dei volumi del 4,2% a causa della contrazione dei canali della panificazione (-7,6%) e della pizzeria (-22,8%); un segno meno poco compensato dai consumi interni (+33,6%). Sostanzialmente stabile l'export, segnala Italmopa, che nel 2020 ha assorbito 200 mila tonnellate di farine, e in leggera crescita il canale biscotteria/lievitati.
Il fatturato del comparto molitorio a frumento tenero, tenuto conto dell'incremento medio rispetto al 2019 del prezzo delle farine (+5,7%) e delle crusche (+4,1%), dovrebbe essere di 1,861 miliardi di euro con una riduzione dello 0,8%.
Per quanto riguarda, invece, il comparto del frumento duro si registra un incremento del 9% dei volumi di produzione di semole. A differenza di quanto osservato per altri comparti alimentari particolarmente penalizzati per la chiusura dei canali Horeca, la filiera frumento duro ha visto aumentare la domanda interna del prodotto finale pasta e soprattutto delle esportazioni . Per quanto riguarda gli usi domestici della semola si è registrato, analogamente al comparto del frumento tenero, un aumento tendenziale del 45% in volume.
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