Asia e Nord America sono le nuove frontiere del gelato artigianale, un prodotto iconico del made in Italy. L'export degli ingredienti e semilavorati riparte dal 6% del quadriennio pre 2019 sulle rotte di Cina e Sud Est asiatico e cresce in Medio Oriente.
Tra macchinari e vetrine frigo, va all'estero il 75% della produzione italiana di tecnologie professionali: nel 2021 segnali positivi da Germania e Corea del Sud. Crescita del 6% per le catene: nei primi mesi del 2021 atteso un rimbalzo a due cifre. Lo comunica l'Osservatorio Sigep (il Salone Internazionale di Gelateria, Pasticceria, Panificazione artigianali e Caffè di Italian Exhibition Group) la cui 43esima edizione si terrà dal 22 al 26 gennaio 2022 alla Fiera di Rimini.
Secondo Sigep, segnali positivi arrivano anche per le competenze professionali. Un altro parametro per misurare il tasso di internazionalizzazione del gelato artigianale - si legge - viene dalle conversioni tra iscrizioni a corsi di specializzazione professionale e nuove aperture commerciali: dei 1.350 iscritti ai corsi online tra il primo settembre 2020 e il 17 giugno 2021 e quelli dei corsi in presenza ripresi a giugno, notiamo che se Uk, Usa e Canada. Altro aspetto interessante per l'internazionalizzazione delle gelaterie - secondo l'Osservatorio - arriva dalle insegne estere, in aumento negli ultimi 18 mesi a livello globale. Inoltre si registra "il dinamismo espresso da marchi come l'americana, con solide radici italiane, Gelato Go, e poi le italiane Venchi e La Romana che crescono rispettivamente nel Far East e in Medio Oriente".
(ANSA).