Un viaggio per immagini tra presente e passato alla riscoperta del terremoto che mezzo secolo fa sconvolse la Sicilia occidentale: è il libro fotografico 'Belice Punto Zero', realizzato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Palermo, l’Università degli Studi di Catania, la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana 'A. Bombace' e il supporto del CRESM (Centro Ricerche Economiche e Sociali).
L’opera, frutto del lavoro corale di geologi, geografi, sociologi e artisti, ci riporta nei luoghi del devastante terremoto del Belice del 1968 confrontando le immagini di oggi, realizzate dagli allievi del corso di fotografia dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, con quelle d’epoca pubblicate dal quotidiano 'L’Ora' per “studiare e raccontare il terremoto del Belice da una prospettiva quanto più esaustiva possibile”, spiega Mario Mattia dell’INGV. “Era importante per noi, a più di 50 anni dal sisma, mettere a confronto passato e presente per provare a comprendere il viaggio che quell’angolo di Sicilia ha compiuto in questo mezzo secolo, con una ricostruzione materiale, sociale e culturale che non ha saputo rispondere alle reali esigenze delle comunità della Valle del Belice”.
Il titolo ‘Belice Punto Zero’ vuole evidenziare come quello del '68 sia stato un terremoto che ha rappresentato il 'punto zero' per molti aspetti: il rapporto tra territori e Stato nella gestione delle emergenze sismiche, il tentativo (fallimentare) di riproporre schemi urbanistici e infrastrutturali mutuati da esperienze aliene alla realtà siciliana e infine l’inizio di un nuovo capitolo nella storia dei media che, per la prima volta in Italia, ha reso inevitabile il ricorso a strumenti innovativi (le radio libere) per raccontare, al di là della narrazione mainstream, la tragedia di decine di migliaia di persone costrette a scegliere tra un futuro incerto e l’emigrazione.
Il libro, visionabile sul sito web dell’INGV, rappresenta anche il primo titolo del nuovo progetto che vede l’Istituto come editore di opere librarie.