Giornalisti Nell’Erba è, prima di tutto, un’idea. Come molte delle idee che funzionano è anche un’idea semplice. L’idea della giornalista Paola Bolaffio è stata quella di realizzare un progetto pensato per le giovani generazioni centrato sui temi ambientali. Dunque informazione, con la nascita del primo concorso di giornalismo ambientale destinato a bambini e ragazzi, formazione, con il coinvolgimento di scuole, insegnanti ed alunni, nella realizzazione del progetto; divulgazione, attraverso la creazione di un sistema basato su iniziative, incontri, convegni e con il supporto di una piattaforma multimediale, per promuovere la conoscenza dei temi ambientali; tutela dell’ambiente, che non è la generica condivisione di un principio, ma la consapevole esigenza di salvaguardare il proprio pianeta.
“gNe” – così lo chiamano gli amici – prende vita nel 2006 con il primo concorso di giornalismo su temi ambientali aperto a bambini e ragazzi. I partecipanti sono appena 50 e provengono tutti da un raggio di pochi chilometri. Negli anni successivi la crescita è esponenziale e l’edizione 2012 vede una partecipazione enorme: migliaia di bambini e ragazzi, da 5 a 29 anni, provenienti dall’Italia e da alcuni paesi europei.
L’ingrediente essenziale del successo di Giornalisti Nell’Erba è la ricerca di una chiave di lettura universale delle questioni ambientali. E chi meglio degli esponenti delle nuove generazioni è in grado di dare la giusta chiave di lettura? Una chiave che non vuole essere né semplicistica, né riduttiva, ma vuole superare la barriera di linguaggi e forme di comunicazione troppo spesso tecnicistici e che sembrano destinati agli addetti ai lavori. L’idea è che usare un linguaggio semplice non significhi per forza semplicismo. L’idea è che per combattere la contaminazione ambientale sia necessaria una decontaminazione dai condizionamenti di cui qualche volta sono intrisi gli adulti. Non è così per le bambine e per i bambini, per le ragazze e per i ragazzi. Loro hanno la capacità, la curiosità e l’entusiasmo per approfondire i temi ambientali, senza il fardello delle “suggestioni” sociali e culturali tipiche degli adulti e anche dei luoghi comuni su “quant’è bello amare la natura”, così spesso confezionati dagli adulti per i piccoli.
In questa straordinaria avventura di avvicinamento di migliaia di bambini e ragazzi al giornalismo e all’ambiente un ruolo fondamentale di collaborazione è stato svolto dal mondo della scuola. Insegnanti e direttori didattici hanno dimostrato una passione straordinaria nel proprio lavoro, impegnandosi ben oltre i propri compiti istituzionali per dare una bella opportunità di crescita ai propri ragazzi. Motivandoli, indirizzandoli e accompagnandoli, anche a centinaia di chilometri da casa, a dare il proprio contributo ad un progetto che è diventato la più estesa, numerosa e capillare redazione giornalistica di tutti i tempi, nonché il primo esperimento italiano di giornalismo partecipativo dei ragazzi sull’ambiente. I giovani redattori di gNe sono in 18 regioni e costituiscono un prezioso presidio di informazione e attivismo ambientale in gran parte del territorio nazionale.
Non è certo un caso che anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ne abbia colto l’elevato valore sociale e culturale e, oltre a conferire medaglie di rappresentanza al progetto di anno in anno, abbia nominato Andrea Sorrentino, vicedirettore della testata online www.giornalistinellerba.it, Alfiere della Repubblica, “per aver affiancato ad un eccellente profilo scolastico una lunga e intensa attività giornalistica, in particolare su temi di natura etica, culminata nella vittoria del concorso nazionale Giornalisti Nell’Erba”. Così come non è un caso che Giornalisti Nell’Erba, organizzato dall’associazione di promozione sociale Il Refuso, vanti partner di grande prestigio come il Consiglio dell’Ordine nazionale dei Giornalisti, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, l’Agenzia ANSA, ESA (Agenzia Spaziale Europea), Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e Spazio Europa e, tra gli altri, i patrocini di Ministero dell’Ambiente e ASI (Agenzia Spaziale Italiana). Il progetto Giornalisti Nell’Erba coinvolge ambientalisti, ricercatori, scrittori, direttori e caporedattori di tante tra le maggiori testate nazionali, che sono giurati nel concorso e interlocutori dei “gNe” nelle altre attività del progetto.
Giornalisti Nell’Erba è una splendida doppia metafora. Quell’erba allude sia alla giovane età dei partecipanti sia all’ambiente che a loro si chiede di raccontare e, nello stesso tempo, difendere. L’erba che simboleggia la giovane età dei protagonisti è destinata, nel giro di qualche anno, a scomparire (ma ce ne sarà di nuova, ché gNe intende avere lunga vita). In compenso, tra qualche anno, avremo adulti sensibili e consapevoli e questo permetterà all’erba della seconda metafora di crescere sana e rigogliosa.
