Sono tre gli scenari sulla possibile evoluzione di Vega, il lanciatore dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) realizzato in Italia, che ha debuttato con successo nel volo di qualifica del 13 febbraio. ''Dell'evoluzione di Vega si parla gia' da qualche anno e sono stati elaborati studi sia nell'ambito dell'Esa che a livello nazionale'', ha detto il responsabile dell'Unita' lanciatori e trasporto spaziale dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Arturo De Lillis. Tutte e tre le possibili strade per lo sviluppo del lanciatore europeo saranno sul tavolo della prossima riunione ministeriale dell'Esa, in programma nel prossimo novembre.
Ecco i progetti allo studio:
- Nell'ambito dell'Asi si sta studiando il progetto Lyra, che prevede l'evoluzione a lungo termine di Vega con la sostituzione del terzo e quarto stadio con un nuovo stadio a propellente liquido, con un motore di derivazione russa a ossigeno liquido e metano. L'obiettivo di questo progetto e' aumentare le prestazioni del lanciatore, rendendolo capace di mettere in orbita carichi fino a 2 tonnellate, mantenendo inalterati sia i componenti sia il costo del servizio di lancio.
- Nell'ambito dell'Esa e' allo studio un progetto che prevede l'aumento delle prestazioni di Vega fino a due tonnellate, ma lavorando alla modifica del primo stadio, il P80, nel motore Z40.
- Un progetto dell'agenzia spaziale tedesco Dlr si basa sugli studi chiamati Venus 1 e Venus 2 che mirano alla europeizzazione di Vega.
