L’industria italiana e’ stata di casa sullo shuttle fin dall’inizio della sua storia, cominciata con il primo lancio del 1981.
‘’Da allora ben 62 missioni sulle 135 dello shuttle hanno imbarcato sistemi e unita’ realizzate in Italia’’, ha detto Luigi Pasquali, amministratore delegato della Thales Alenia Space (Thales-Finmeccanica). Moduli e strumenti costruiti in Italia, negli stabilimenti di Torino dell’azienda, ‘’hanno contribuito al funzionamento, all’ampiamento e alla logistica della Stazione Spaziale’’, ha osservato Pasquali. Sono stati costruiti in Italia i moduli pressurizzati logistici Donatello, Leonardo e Raffaello. Quest’ultimo e’ pronto a volare con l’ultimo volo dello shuttle, l’Atlantis, e il secondo e’ diventato la ‘’stanza italiana’’ della Stazione Spaziale.
‘’Credo che l’Italia abbia dato un grande contributo alle missioni dello shuttle, sia con l’Agenzia Spaziale Italiana sia con l’industria e la presenza italiana su circa la meta’ delle missioni della navetta della Nasa e’ un segno tangibile dell’impegno dell’Italia’’, ha rilevato.
L’Italia e’ in rima fila nel volo di addio allo shuttle, ma intanto si pensa al futuro: ‘’nel momento in cui termina il programma dello shuttle, l’amministratore della Nasa sta mettendo in piedi un programma alternativo per garantire in futuro il funzionamento della Stazione Spaziale Internazionale’’, ha detto Pasquali. ‘’La prima soluzione individuata dalla Nasa – ha aggiunto – consiste nel realizzare moduli che garantiscano alla logistica della Stazione Spaziale un approccio piu’ economico’’. Nel 2009 e’ stata quindi istituita la prima gara vinta dalla societa’ americana Orbital per la realizzazione dei moduli Cygnus, costruiti in Italia dalla Thales Alenia Space. Portati in orbita da un lanciatore commerciale, i moduli orbitano avvicinandosi progressivamente alla Stazione Spaziale finche’ non vengono afferrati dal braccio robotico della stazione orbitale e agganciati. Al momento l’Italia si e’ aggiudicata i contratti per la realizzazione di 9 Cygnus fino al 2028, con un valore complessivo di 250 milioni di dollari. Il primo e’ stato gia’ consegnato e gli altri saranno consegnati a distanza di 5-6 mesi l’uno dall’altro.
