La Nasa e' intenzionata a tenere ben salda la sua leadership in campo spaziale e a mantenerla inalterata per i prossimi 50 anni. Lo ha afferma la stesso amministratore capo dell'Agenzia spaziale americana, Charles Bolden.
‘’Come ex astronauta e attuale amministratore della Nasa, sono qui a dire che la leadership americana nello spazio continuera' almeno per il prossimo mezzo secolo'', ha affermato Bolden.
La conclusione del programma dello shuttle non mette quindi la parola fine all'impegno degli Stati Uniti nello spazio. ''La fine del programma dello Space Shuttle – ha rilevato l’agenzia spaziale americana - non significa la fine della Nasa, o la fine delle spedizioni della Nasa con uomini a bordo. La Nasa ha un robusto programma di esplorazione, sviluppo tecnologico e ricerca scientifica che proseguira' nei prossimi anni''.
Ad esempio, l'Agenzia spaziale americana sta progettando la capacita' di inviare esseri umani per esplorare il Sistema Solare e lavorare in vista dell'obiettivo di una missione umana su Marte. La Nasa progetta di costruire un veicolo chiamato Multi-Purpose Crew Vehicle, basato sul progetto della capsula Orion e in grado di portare a bordo quattro astronauti per una missione di 21 giorni. ''Presto'', inoltre, la Nasa prevede di mettere a punto un sistema di lancio in grado di raggiungere l'orbita bassa, la stessa in cui si trova la Stazione Spaziale Internazionale.
Per Bolden la collaborazione con i privati e' essenziale per il futuro delle attivita' spaziali. Il futuro e’ rappresentato, ad esempio, dal lanciatore Falcon 9 costruito dall'azienda californiana Space X e che l'anno scorso ha fatto il primo volo. ''Cominceremo lanciando dei carichi utili, vale a dire che all'inizio utilizzeremo il Falcon X con una funzione di cargo, e il prossimo anno potremo lanciare degli astronauti da Cape Canaveral'', ha detto Bolden. ‘’Questa - ha aggiunto - e' la strada che siamo decisi a percorrere''.
Nei programmi della Nasa, quindi, il volo umano continuera' a rivestire un ruolo di primo piano e l'agenzia spaziale americana punta a ridurre il piu' possibile il periodo di vuoto nel quale, dopo l'andata in pensione degli shuttle, il monopolio del trasporto degli astronauti sulla Stazione Spaziale resterebbe alla Russia. Gli Stati Uniti continuano a guardare anche alle missione umane su Luna e Marte, ''anche se - ha rilevato Bolden - la strada e' ancora molto molto lunga''.
