Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Covid, almeno 5 giorni di isolamento dopo i primi sintomi

Covid, almeno 5 giorni di isolamento dopo i primi sintomi

Test rapidi utili solo in uscita. Lo indica uno studio dell'Imperial College di Londra

19 agosto 2022, 09:25

Elisa Buson

ANSACheck

I test rapidi sono poco accurati nel rilevare l’inizio dell’infezione (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

I test rapidi sono poco accurati nel rilevare l’inizio dell’infezione (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA
I test rapidi sono poco accurati nel rilevare l’inizio dell’infezione (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Alla comparsa dei primi sintomi di Covid-19 bisognerebbe mettersi in isolamento per almeno cinque giorni: tanto dura in media l'infezione, anche se 2 pazienti su 3 continuano a essere contagiosi al quinto giorno mentre 1 su 4 lo è ancora al settimo giorno. I test rapidi non sono affidabili nel diagnosticare l'inizio dell'infezione, ma la loro accuratezza migliora col passare del tempo, dunque è opportuno usarli a partire dal sesto giorno per capire quando si può uscire in modo sicuro dall'isolamento. A suggerire queste nuove raccomandazioni è il primo studio fatto nel mondo reale (e non nelle condizioni controllate di laboratorio) per determinare la durata della contagiosità dei malati di Covid-19. I risultati sono pubblicati sulla rivista The Lancet Respiratory Medicine dall'Imperial College di Londra.

Lo studio ha preso in esame una quarantina di pazienti (vaccinati e non) entrati in contatto con persone conviventi positive a SarsCoV2 tra settembre 2020 e marzo 2021 (all’epoca del primo ceppo virale e della variante Alfa) oppure tra maggio e ottobre 2021 (con l’ondata della variante Delta). Ogni giorno i partecipanti sono stati sottoposti a un questionario sui sintomi e a tamponi molecolari nasali e faringei che, in caso di positività, venivano ulteriormente analizzati per quantificare la contagiosità. In parallelo, sono stati fatti più di 600 test rapidi per verificarne sensibilità e accuratezza rispetto ai tamponi molecolari. I risultati rivelano che solo il 20% dei partecipanti era effettivamente contagioso prima della comparsa dei sintomi. Due terzi dei casi erano ancora infettivi cinque giorni dopo l'inizio dei sintomi, mentre un quarto era ancora contagioso al settimo giorno.

Grazie a questo studio, "siamo stati in grado di definire la finestra in cui le persone sono contagiose", spiega l'infettivologo Ajit Lalvani dell'Imperial College. "Questo è fondamentale per controllare qualsiasi pandemia: finora non era mai stato fatto per nessuna infezione respiratoria nella comunità”.

Ala luce di questi dati, gli esperti raccomandano che le persone con Covid si isolino per cinque giorni dopo l'inizio dei sintomi ed eseguano test rapidi a partire dal sesto giorno. Se si risulta negativi per due giorni consecutivi, è possibile lasciare l'isolamento. Se invece si è ancora positivi, bisogna continuare l'isolamento fin quando non ci si negativizza, comunque al massimo per altri cinque giorni. Secondo i ricercatori, queste indicazioni potrebbero essere applicabili anche alle varianti Omicron attualmente in circolo, sebbene sembrino avere una minore carica virale e un periodo di contagiosità più breve.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza