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Covid, in Europa una nuova variante nata in Camerun

Covid, in Europa una nuova variante nata in Camerun

Si chiama B.1.620, individuata in Lituania, Francia, Germania, Spagna e Belgio

17 maggio 2021, 12:55

Redazione ANSA

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L 'analisi delle sequenze del virus SarsCoV2 ha permesso di individuare una nuova variante (fonte: geralt/Flickr) - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'analisi delle sequenze del virus SarsCoV2 ha permesso di individuare una nuova variante (fonte: geralt/Flickr) - RIPRODUZIONE RISERVATA
L 'analisi delle sequenze del virus SarsCoV2 ha permesso di individuare una nuova variante (fonte: geralt/Flickr) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ha avuto origine nel Camerun la nuova variante del virus SarsCoV2 indicata con la sigla B.1.620. E' stata individuata in Lituania e in Francia, Germania, Spagna e Belgio, ha mutazioni comuni a varianti classificate fra quelle da valutare con attenzione (Voc). Lo segnala la ricerca condotta da una decina di centri di europei guidati dall'Università lituana di Vilnius e online sul sito medRxiv, che pubblica studi non ancora validati dalla comunità scientifica.

La ricerca, il cui primo autore è Gytis Dudas, è segnalata dalla rivista Science sul suo sito e sottolinea la necessità di potenziare il sostegno ai Paesi più poveri per prevenire la nascita di ulteriori nuove varianti pericolose.

La variante B.1.620 sarebbe emersa in Africa centrale, probabilmente in Camerun, ma la quasi completa mancanza di sequenziamenti fatti nei Paesi più poveri rende impossibile avere certezze. Un fenomeno considerato molto preoccupante dalla rivista Science, che suo suto sito rileva che al momento sono 51 i Paesi, comprese grandi nazioni come India, Indonesia, Russia e Brasile, che hanno caricato nel grande database internazionale Gisaid, sequenze relative a meno dello 0,1% dei casi individuati al loro interno.

Si tratta, osserva la rivista, di nazioni che hanno anche uno scarso o nullo accesso ai vaccini e che sono alle prese con gravi focolai interni. Un mix preoccupante di condizioni che può favorire la diffusione di nuove varianti e che dovrebbe spingere i Paesi ricchi a dare un maggior sostegno alle misure di contenimento in quelli più poveri. Secondo Dudas "sarebbe molto più interessante sequenziare gli ultimi 1.000 casi nella Repubblica Centrafricana rispetto ai prossimi 100.000 casi in Germania".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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