"Noi oggi possiamo raccogliere le
firme per il referendum soltanto in modalità cartacea. Oggi con
i contagi che stanno aumentando rivolgo il mio appello alla
ministra della giustizia Marta Cartabia di togliere il veto alla
possibilità di sottoscrizione digitale, via spid e con firma
digitale. Virginia Fiume e Lorenzo Mineo sono entrati in
sciopero della fame proprio per chiedere che sia autorizzata
immediatamente la possibilità di sottoscrivere il referendum per
via telematica". Lo ha detto Marco Cappato stamattina a Genova
per raccogliere anche nel capoluogo ligure le firme per un
referendum, ha spiegato, "per poter finalmente scegliere tra
l'eutanasia clandestina che c'è già e l'eutanasia legale fatte
di regole, responsabilità e conoscenza".
"La politica ufficiale non ha voluto assumersi la responsabilità
di una decisione, allora lo possiamo fare noi come cittadini -
ha spiegato l'esponente dei radicali e tesoriere
dell'associazione Luca Coscioni - firmando il referendum per
poter andare al voto entro 10 mesi per decidere sulla
legalizzazione dell'eutanasia. Da Genova appena partiti abbiamo
oltre 1.600 firme già raccolte. L'obiettivo è a portata di mano,
se ci saranno tanti avvocati disponibili ad autenticare le
firme, consiglieri comunali e anche volontari, che si registrano
sul sito referendum.eutanasialegale.it. Ricordo che si firma
anche in comune, in tutti i comuni, negli orari di ufficio".
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