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In Puglia 6 mila minori a rischio, rete di medici anti abuso

A Brindisi tappa progetto per formare i pediatri

Redazione ANSA ROMA

Sono oltre 6 mila i minori a rischio abusi (come incuria, violenze psicologiche e fisiche) e sono circa 120 i piccoli a rischio di abusi sessuali in Puglia, secondo i dati regionali delle Linee guida per il maltrattamento sui minori. Per questo i pediatri pugliesi parteciperanno a una giornata di formazione e sensibilizzazione sull'argomento per rendersi parte attiva nella lotta contro questo pericolo che colpisce piccoli spesso inconsapevoli: il progetto 'Stop agli abusi sui bambini' - lanciato e sostenuto dalla casa farmaceutica Menarini con un investimento di un milione di euro, e che vedrà impegnati pediatri e arriverà a coinvolgere 15.000 medici 'sentinella' - domani farà infatti tappa a Brindisi con l'obiettivo di creare una rete di medici 'salva-bimbi'.
    Dall'iniziativa, svolta in collaborazione con la Società italiana di pediatria (Sip) e la Federazione italiana medici pediatri (Fimp), emerge che "nel nostro Paese sono 70-80 mila i bimbi e gli adolescenti che subiscono ogni anno violenze e abusi ma troppo poche sono ancora le denunce". Dei 6 mila i bimbi a rischio in Puglia, presi in carico dai servizi sociali, il 3,5% subisce violenze fisiche e il 2% violenze sessuali; "dato, quest'ultimo, ampiamente sottostimato rispetto alla media nazionale del 4,2%". "Occorre fare molta attenzione ed evitare pregiudizi nel cercare di intercettare gli abusi sui minori - spiega Domenico Cipolla, formatore nazionale per la Sip - perché il fenomeno è estremamente trasversale e si annida in tutti gli ambienti. Se il degrado economico e sociale delle periferie è infatti un forte indicatore di rischio, non per questo bisogna farsi fuorviare. Infatti bisogna cogliere i segnali di disagio a prescindere dal quartiere o zona di provenienza".
    "Riteniamo che la figura del pediatra - osserva Elisabetta Quaranta, segretario provinciale Fimp Brindisi - svolga un ruolo centrale nella lotta agli abusi sui minori di qualsiasi genere e grado. Ma per fare emergere il sommerso e dare un aiuto concreto alle piccole vittime senza voce è necessario conoscere gli strumenti clinici e giuridici e gli atteggiamenti più appropriati da assumere. Siamo molto orgogliosi di contribuire alla realizzazione di un progetto che va a potenziare una struttura di rete interdisciplinare specialistica già esistente, realizzata dalla Regione Puglia".
    "La difesa dei bambini è lo spirito che anima questo progetto ambizioso e coinvolgente - concludono Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, presidente e vicepresidente del gruppo Menarini - che rende l'Italia un esempio per tutti gli altri Paesi". 
   

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