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Carenza folato potrebbe aumentare rischio demenza e di morte

Studio su 27.188 anziani in Israele

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 16 MAR - La carenza di acido folico (o folato o vitamina B9) in età anziana è legata a maggior rischio di ammalarsi di demenza (+68%). Inoltre la carenza si associa a un rischio triplo di morire per qualunque causa Lo rivela uno studio di Anat Rotstein, del dipartimento di psichiatria della Icahn School of Medicine a Mount Sinai, New York.
    Pubblicato sulla rivista Evidence Based Mental Health (dello stesso gruppo editoriale del British Medical Journal), lo studio ha coinvolto 27.188 persone in Israele di età compresa tra 60 e 75 anni, senza segni di demenza nei 10 anni precedenti al 2013, quando i clinici hanno iniziato il monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche di acido folico.
    È emerso che 3418 partecipanti avevano una carenza di folato, definita come una concentrazione inferiore a 4,4 nanogrammi per millilitro di sangue. La carenza di folato è risultata associata sia a maggior rischio di ammalarsi di demenza, sia a maggior rischio di morte per qualunque causa.
    I casi di demenza sono7,96 per 10.000 persone l'anno e i decessi pari a 19,20 per 10.000 persone l'anno tra coloro che sono carenti di vitamina B9; invece i casi di demenza sono 4,24 e i decessi per qualsivoglia causa 5,36 per 10.000 persone l'anno tra coloro che non hanno una carenza di folato.
    Dopo aver tenuto conto di tutti gli altri fattori di rischio possibili, i ricercatori hanno stimato che chi ha una carenza di folato ha un rischio di demenza del 68% maggiore e un rischio triplo di morire per qualsivoglia causa.
    "Le concentrazioni di folato potrebbero essere usate come un marcatore molecolare per stabilire il rischio di demenza e di morte di un anziano", scrivono gli autori del lavoro aggiungendo che gli anziani dovrebbero essere monitorati di routine per verificare un'eventuale carenza di folato. In futuro una integrazione di folato in età anziana potrebbe essere valutata come strategia preventiva contro demenza e rischio di morte.
    (ANSA).
   

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