"Il Covid ha mostrato l'importanza che può assumere la diagnosi molecolare, soprattutto quando serve prendere rapidamente delle decisioni, sia quella point of care che quella più sofisticata". Lo ha spiegato Gianni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, intervenendo all'evento web "Il contrasto dell'antimicrobico resistenza: il valore dell'innovazione nella diagnostica", organizzato da The European House – Ambrosetti, con il contributo incondizionato di bioMérieux.
"L'Italia fu 'bastonata' nel 2017 da un gruppo di esperti di organismi internazionali dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) e del Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), che diedero delle pagelle sull'antibioticoresistenza. Io non ho mai visto voti tanto negativi come quella volta: dalla sorveglianza alla risposta a tutti i livelli, dal vertice alla base, una serie di voti estremamente negativi. Da allora qualche passo in avanti è stato fatto", in particolare grazie alla stesura e all'adozione del Piano Nazionale di Contrasto all'Antimicrobico Resistenza che, tra le azioni da implementare, richiede anche un potenziamento dei servizi di diagnostica microbiologica.
"Anche nel nuovo Piano Pandemico - ha aggiunto Rezza - è previsto il rafforzamento dei laboratori e il miglioramento della diagnostica, con un occhio di riguardo alla lotta alla antibioticoresistenza. Un investimento su questo aspetto è previsto anche nel Pnrr che rappresenta un'occasione unica, grazie all'arrivo di soldi da poter spendere anche sulla sanità". Quando si parla di lotta alla antibioticoresistenza, infatti, ha concluso, "si parla sempre di fattori comportamentali, come il lavarsi spesso e bene le mani, ma sono importantissimi anche i fattori strutturali, come il giusto rapporto tra numero di operatori sanitari medici e pazienti, così come la manutenzione corretta delle strutture".
In collaborazione con:
THE EUROPEAN HOUSE – AMBROSETTI